“Non bisogna lasciare nulla di intentato“. Se si indossa la maglia della Roma. Claudio Ranieri non inietta motivazioni particolari, in vista dell’impegno con il Basilea: bisogna dare tutto, sempre. Il tecnico opererà probabilmente un turn over, come ha anticipato nella conferenza stampa di oggi: “Le valutazioni le farò domani stesso. Anche in ottica dell’impegno di domenica, voglio parlare con tutti per capire bene“. Tra i nodi da sciogliere c’è quello legato a Baptista: “Lui necessita di un attaccante che gli dia la possibilità di inserirsi. Se rappresenta una scommessa da vincere? Io ho sposato la Roma. Quella è la mia scommessa“. Il brasiliano, nell’allenamento di rifinitura al St. Jakob Park, è stato impiegato al fianco di Francesco Totti. Domani i due potrebbero giocare in coppia, così come dar vita ad una staffetta. La difesa dovrebbe essere formata da Motta, Mexes, Burdisso, Riise. A centrocampo la novità potrebbe essere rappresentata da Guberti (a segno nella partitella in famiglia).
L’EUROPA DI RANIERI – Claudio Ranieri tornerà ad assaporare l’Europa, anche se quella minore, dopo 204 giorni. La sua ultima panchina risale alla cocente eliminazione dello scorso anno ad opera del Chelsea sulla sua Juventus. Sono 26 i precedenti del tecnico trasteverino alla guida di squadre che hanno calcato i campi verdi d’Europa League (o Coppa Uefa): il suo score vanta 14 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte, l’ultima delle quali subita contro lo Steaua di Bucarest. Quella sconfitta gli costò la panchina del Valencia nell’edizione 2004-05.
L’Europa conserva, comunque, un sapore particolare per Ranieri. il 16 settembre 1992, infatti, con il suo Napoli umiliò proprio il Valencia per 5-1 allo stadio Maestalla (la vittoria più larga della formazione campana in competizioni europee) grazie a 5 marcature di Daniel Fonseca. Quello di domani sarà il sesto esordio in Europa con squadre differenti (Napoli, Fiorentina, Atletico Madrid, Chelsea e Valencia). Proprio con la squadra spagnola Ranieri riuscì ad alzare i suoi due unici trofei internazionali: nel 1998 vinse la Coppa Intertoto e sei anni più tardi la Supercoppa Uefa battendo in finale il Porto di Victor Fernandez, il sostituto di Del Neri.
DE ROSSI – “Onoreremo questa coppa“: promessa firmata Daniele De Rossi. Capitan Futuro non intende snobbare la competizione. Nonostante la nostalgia di Champions: “Abbiamo avuto un boom di tre anni in cui abbiamo fatto grandi cose, ma non abbiamo mai vinto la Champions. Siamo tornati nel posto dove è sempre stata la Roma. Non è una novità per noi. Poi quando si gioca in Europa è sempre bello. E’ normale che giocare partite come quella che si gioca stasera a Milano piacerebbe a tutti. Noi puntiamo a tornarci“. De Rossi ha vissuto una settimana particolare, dopo gli insulti di Siena e le polemiche scaturite. Daniele è tornato sull’argomento nella sala stampa dello stadio svizzero: “La cosa che mi ha dato fastidio è sentire quel coro lì. Io ho reagito e i giocatori del Siena sono andati a chiedere all’arbitro di cacciarmi dal campo. Io non lo avrei mai fatto. Io avrei zittito i miei tifosi“. Ma lui è un’altra cosa. Lui è Daniele De Rossi.
De Rossi suona la carica, Ranieri chiede tutto: la Roma punta il Basilea
di 16 Settembre 2009Commenta