Da Il Messaggero:
Si fa presto a dire: Roma con il tridente. Cioè, Roma con Totti, Toni e Vucinic. Si fa presto a dire pure: e che ce vo’? In realtà, per sistemarli a dovere l’uno al fianco dell’altro non ci vuole molto, ma neppure poco. Tutto sta a studiare, valutare, capire come sfruttare al meglio e tutte assieme le qualità del capitano, di Luca e di Supermirko.
Claudio Ranieri ci sta pensando da quasi una settimana, praticamente da quando, archiviata la vittoria contro l’Inter, ha cominciato a lavorare in funzione della partita di domani a Bari. E il gioco dell’allenatore impazza in tutta la città, con tifosi e addetti ai lavori impegnati a dire la propria convinti di essere dalla parte della ragione. Domani, al San Nicola, la soluzione del quiz. Una cosa, intanto, appare certa: impossibile che Ranieri contro la squadra di Giampiero Ventura riproponga lo schieramento, 4-3-3, proposto la settimana passata contro i campioni d’Italia. Sabato scorso in avanti c’erano Menez largo a destra, Vucinic largo a sinistra e Toni riferimento centrale: entrando in scena Totti, viene a mancare uno degli attaccanti esterni, perché il capitano non ha (più) le caratteristiche ideali per muoversi sulla fascia con importanti compiti di copertura, come fatto da Menez (e Vucinic) contro i nerazzurri.
Tutto lascia ritenere, dunque, che le ipotesi più percorribili per far convivere quei tre con il giusto equilibrio tattico siano sostanzialmente due: 4-4-1-1 oppure il 4-3-2-1. Con un comune denominatore: Toni centralmente nel cuore della difesa avversaria. Nel primo, più gettonato caso alla vigilia della trasferta di Bari, cioè 4-4-1-1, Vucinic agirebbe più che mai alla Delvecchio: Ranieri, qualche settimana fa, gli pronosticò un futuro del genere e domani a Bari potrebbe esserci un primo, sostanzioso assaggio della novità.