Da Il Romanista:
Scendendo in campo a Bari, Francesco Totti entrerà ufficalmente nel diciottesimo anno di militanza nella Roma dal momento della prima gara ufficiale disputata (Brescia – Roma 0-2 del 28 marzo 1993). Si tratta dell’ennesimo traguardo del capitano.
Totti tra poco più di un anno diventerà “maggiorenne” e sarà il calciatore ad aver vestito la maglia della Roma nell’arco temporale più lungo. A resistere al capitano è rimasto – per modo di dire – solo Giancarlo De Sisti. Pur avendo disputato ben nove stagioni con la Fiorentina e non potendo dunque lontanamente vantare la continuità di Totti (come del resto nessun altro romanista), Picchio continua a detenere il record di maggior distanza cronologica tra la prima maglia giallorossa indossata (8 febbraio 1961, Roma- Colonia 0-2 di Coppa delle Fiere), e l’ultima (13 maggio 1979, Ascoli-Roma 0-0). Poco più di 18 anni dunque. Per alcuni versi le storie di questi due grandi personaggi si assomigliano. Entrambi romani e romanisti, si fanno strada in prima squadra sotto la tutela di due grandi campioni, Juan Alberto Schiaffino e Giuseppe Giannini.
Il fuoriclasse uruguagio fu per De Sisti una vera bussola: «Schiaffino era un maestro di calcio e di vita – ha ricordato De Sisti – era milionario e veniva agli allenamenti con l’utilitaria». Allo stesso modo il giovane Totti considerava Giannini un esempio: «Avevo il suo poster in camera. I primi tempi quando passai in prima squadra non riuscivo neanche a rivolgergli la parola per quanto ero intimidito». Un altro particolare simpatico che unisce i due riguarda proprio le rispettive gare d’esordio.
De Sisti si trovò di fronte Schnellinger, che avrebbe in seguito ritrovato da avversario nella semifinale dei campionati del mondo del 1970, quell’Italia-Germania 4-3 che in molti hanno definito la “partita del secolo”. Totti invece dovette accontentarsi di Paolo Negro, in quello che molti ritengono il derby del secolo.