Nell’ambito del processo per Calciopoli a Napoli e delle nuove intercettazioni telefoniche, arrivano le dichiarazioni di uno dei legali di Luciano Moggi, Paolo Trofino, ai microfoni di Rai Sport:
“Le ultime intercettazioni erano già nel fascicolo, bisogna solo lamentarsi che gli investigatori non gli abbiano dato rilievo e che non le abbiano trascritte come hanno fatto con altre che, credo, siano ininfluenti. Uno dei pilastri dell’accusa, per quanto riguarda l’associazione a delinquere con Moggi capo di questa cupola, si è sbriciolato perché tanti altri dirigenti chiamavano i designatori. Moggi ha un’amicizia trentennale con Bergamo, che lo chiamasse anche lui non può essere un elemento di accusa o di carico. Il comunicato della Juventus? Non spetta a me parlarne, ma ai dirigenti e alla proprietà bianconera. Alla luce di quanto è emerso, credo che ci sia spazio per una rivalsa morale e processuale”