Un attacco terroristico alla nazionale del Togo ha insanguinato la Coppa d’Africa. Il pullman di Adebayor e compagni è caduto nell’agguato del fronte della liberazione di Cabinda (Flec), che ha aperto il fuoco dei mitra al confine tra il Congo e l’Angola: il bilancio dell’attentato è di un morto, l’autista, e nove feriti della delegazione, tra i cui due giocatori. L’attaccante del Manchester City è rimasto illeso, mentre il portiere Serge Akakpo e il difensore Kodjovi Obilalè riversano in condizioni gravi. La Confederazione africana, nonostante il Togo abbia chiesto di bloccare il torneo, ha fatto sapere che la Coppa d’Africa si svolgerà regolarmente. Il continente ha subito un colpo durissimo, nell’anno dei Mondiali in Sudafrica. Sotto choc la comitiva del Togo: “Noi non giochiamo“, è la frase che si rincorre tra i calciatori. Thomas Dossevi, giocatore che milita nel Nantes, ha ricostruito gli attimi di terrore: “Siamo stati presi a mitragliate mentre lasciavamo il Congo – ha dichiarato Dossevi all’Afp – ci hanno colpito delle pallottole e abbiamo preso una raffica sulla parte anteriore del pullman. Ci sono due giocatori feriti, uno è stato colpito alla schiena e l’altro ai reni. L’allenatore dei portieri e il medico sono stati colpiti e di sicuro sono feriti gravemente. Sono stati portati in ospedale a Cabinda. Abbiamo dovuto attraversare la frontiera dopo avere completato le formalità. Vi è stata un’intensa mitragliata e tutti noi ci siamo buttati sotto i sedili. La polizia ha risposto al fuoco. E ‘stata come una guerra. Sono scioccato – ha concluso il giocatore -. In questo momento non abbiamo molta voglia di giocare la Coppa d’Africa. Pensiamo ai nostri compagni feriti“.
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di 9 Gennaio 20101
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