Siamo stanchi: è il solo titolo che si può dare ad Atalanta-Roma. Per l’ennesima volta in questa stagione, i giallorossi si sono fatti rimontare, e stavolta di ben tre gol. Ed è andata bene, perché Zapata ha sbagliato (malamente) anche un calcio di rigore.
E proprio il rigore l’emblema della Roma. Dopo appena 44 secondi da uno degli errori peggio battuti della storia del calcio, lo stesso Zapata ha segnato il gol del pareggio orobico. Invece di gasare la squadra per lo scampato pericolo, il rigore l’ha ulteriormente affossata.
La solita partita
La Roma ha giocato la solita partita, anzi, mezza partita: solo il primo tempo. Nel secondo non ha praticamente mai passato la metà campo, e si è giocato ad una sola porta.
Nella prima metà la Roma è stata cinica, come quasi mai le capita, mentre l’Atalanta è stata positiva, ma distratta in attacco e in difesa.
I giallorossi ne hanno così approfittato, punendo gli orobici con tre ottime infilate. Tutti positivi, nonostante un paio di spaventi dietro. Poi il solito buio. Karsdorp si dimentica di saltare su un cross in area e all’ultimo minuto i nerazzurri trovano l’1 a 3. Qui è cominciata un’altra partita. Una Roma inesistente, che ha rischiato seriamente di perdere la gara, fondamentale per la qualificazione in Champions League. Se l’Atalanta avesse segnato quattro o cinque gol, non ci sarebbe stato nulla da dire.
Non può essere solo un problema di mentalità… ci sono altri problemi, che bisognerà ricercare…