«A me non risulta, ma tutto è possibile. I giochi sono ancora aperti». Non è esattamente un’affermazione «forte», ma a Roma ha fatto lo stesso molto rumore. Soggetto: il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Oggetto: la possibilità, ventilata da un sito Internet, che ci sia una cordata guidata da Rosella Sensi per l’acquisto della As Roma. O meglio, per riprendersi la società da UniCredit. L’ipotesi è quanto meno improbabile, ma indicativa di una situazione di assoluto caos. L’acquirente della Roma continua a essere un punto interrogativo e UniCredit è già stata costretta a spostare la deadline delle offerte vincolanti da metà dicembre a gennaio. L’istituto di credito e l’advisor Banca Rothschild ostentano ottimismo: secondo loro, ci sono almeno quattro soggetti interessati, due italiani e due stranieri. Non è una bugia, ma una mezza verità. L’unica vera offerta già formalizzata è quella di Giampaolo Angelucci, ritenuta però irricevibile. Almeno al momento. Il motivo principale è che era molto distante dal prezzo voluto da UniCredit, che attraverso la vendita della Roma vuole rientrare, almeno in parte, dal credito che vanta verso ItalPetroli. Ottanta milioni non sono 150. E poi Angelucci è inviso alla maggioranza della tifoseria giallorossa, che preferisce un investitore straniero.
As Roma: futuro incerto
di 22 Dicembre 2010Commenta