Milano-Finanza: Mediobanca cerca in Medioriente il cavaliere bianco di Italpetroli

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 Ecco l’articolo di Milano-Finanza:

C’è chi studia il salva-processi e chi si dedica al salva-Rosella. Questa volta è il turno di Mediobanca , l’advisor scelto dalla famiglia Sensi per tentare di risolvere il nodo del pesantissimo debito di Italpetroli, la holding che controlla anche la As Roma. La merchant bank di Piazzetta Cuccia, secondo quanto appreso a MF-Milano FInanza, avrebbe messo a punto un piano per evitare che il club giallorosso finisca nelle mani di Unicredit, socio al 49% di Italpetroli e primo creditore dei Sensi per circa 400 milioni.

Nelle ultime settimane sarebbero stati avviati una serie di contatti con banche straniere, soprattutto mediorientali, con l’obiettivo di trovare un sostituto in grado di subentrare alla banca milanese per una parte consistente del debito. La richiesta di Mediobanca sarebbe quella di far accollare a una o più banche 200 o 300 milioni, sostituendosi di fatto come creditori a Piazza Cordusio. A garanzia di questa cifra verrebbe dato come asset Roma 2000, la scatola che contiene le azioni della As Roma. Questo perchè l’obiettivo finale del progetto sarebbe quello di non far vendere la squadra ai Sensi. Si tratta di un’ipotesi ancora in fase di studio preliminare, che avrebbe trovato una sponda nel presidente di Mediobanca Cesare Geronzi. Anche se a Piazzetta Cuccia si registrano opinioni diverse e c’è chi vorrebbe risolvere la questione raggiungendo un compromesso con Unicredit tanto che non arrivano commenti ufficiali.

Resta da capire quale potrà essere la tempistica dell’operazione. Secondo Unicredit, il tempo per Italpetroli è scaduto: l’istituto ha avviato le procedure legali per tentare di rientrare del debito, dopo che i Sensi non hanno ottemperato a nessun pagamento. La partita tra Unicredit e Italpetroli si è spostata sul piano giuridico e giudiziario. E’ stato anche avviato un arbitrato: ad alcuni professori universitari è stato dato il compito di sedersi a studiare un accordo. Ma anche per questa partita la soluzione sembra lontana. Da una parte Unicredit ha chiesto che le venga concesso il mandato a vendere i principali asset di Italpetroli, compresa la Roma. Dall’altra parte, la famiglia Sensi non accetta la risoluzione del patto di riscadenziamento del debito siglato con Unicredit e vorrebbe rinegoziarne i tempi.

Ma non va dimenticato che il club giallorosso resta in piedi la manifestazione di interesse avanzata da Francesco Angelini, in cordata con altri sue soci romani. Al momento nessuna offerta è stata formalizzata e gli advisor della Kpmg sono al lavoro. Ieri, intanto, la As Roma ha comunicato i dati del trimestre che si è chiuso con ricavi per 22,3 milioni, un mol di 11,2 milioni e un utile di 3,15 milioni.


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