L’articolo del Corriere dello Sport sulla vittoria giallorossa nel derby di ieri sera:
Non potrà negare di averlo sentito, come forse non avrebbe mai immaginato. Il derby è stato per Claudio Ranieri la partita che gli ha consegnato le chiavi della Roma, del cuore dei suoi tifosi. Gli applausi del pubblico, la composta esultanza stotto la curva, il misurato modo di festeggiare, alla fine, con i giocatori. Il pudore di voler nascondere la sua enorme felicità. L’imperatore Claudio oggi è orgoglioso di essere allenatore della Roma e benedice il giorno che ha accettato di guidare questa squadra: “E’ stato molto bello, continuo a fare questo mestiere per le emozioni che sa trasmettere. Questa è una delle più grandi emozioni calcistiche della mia vita.
Abbracciare i ragazzi, andare al centro del campo, sono cose che non faccio mai, io sono molto schivo. Tornare nel mio stadio con la curva piena. Bellissimo”.
Un derby che Totti e De Rossi da romani sentono molto: “Lo sentono molto ma sono come me. Gli ho detto di stare calmi, gli ho fatto rivedere i quattro gol che avevano preso l’anno scorso. Viverlo da dentro è più difficile da raccontare, ma sappiamo mascherare bene”.
L’eroe della serata è stato Marco Cassetti, entrato alla fine del primo tempo al posto dell’infortunato Mexes. Ancora una volta le mosse di Ranieri sono state premiate: “Il gol di Cassetti è stato importantissimo. Ha fatto una partita molto positiva, è sceso quando doveva scendere, ha chiuso molto bene. Ho rivisto il Cassetti dei tempi migliori”.
I brasiliani sono stati protagonisti: “Julio Sergio ha salvato il risultato. Se Mauri avesse segnato non so come sarebbe finita. Juan è un giocatore stratosferico. Io ne ho allenati tanti di difensori bravi ma lui legge l’azione prima degli altri.”
Durante la sospensione di Rizzoli c’è stata molta confusione in campo: “Noi non abbiamo capito granché. Non va bene assistere a certe scene. Queste sono partite che esportiamo in tutto il mondo, far vedere quello che Roma non è mi dispiace, mi si stringe il cuore”.