Dal Messaggero:
Gettiamoci nel futuro. Domani, tra un mese, chissà. Ma prima o poi toccherà a qualcuno, prendere il posto dei Sensi, in sella sulla Roma ormai da diciassette anni, tra alti, bassi, successi e contestazioni. Ci sentiamo di escludere che ci vorranno degli anni. Bisogna solo aspettare, quantomeno giovedì, giorno in cui le parti si aggiorneranno. Da Unicredit filtra la sicurezza che all’orizzonte non ci sia alcun compratore. Che tradotto significa nessuno di concreto, nessuno che abbia già pronti i soldi. Qualcuno c’è, ci sarà. Di sicuro. Del resto la Roma fa gola per mille motivi e ora non costa nemmeno tantissimo. E per ora è ancora della famiglia Sensi, che non molla. Già da tempo ci sono stati degli avvicinamenti, ma Rosella e famiglia li ha sempre respinti al mittente. C’è ad esempio chi aveva manifestato pubblicamente il suo interesse per la Roma lo scorso anno, e si chiama Francesco Angelini, leader del settore farmaceutico. Il suo gruppo costituisce una realtà internazionale tra le più influenti del mondo, confeziona prodotti molto diffusi per l’autocura e la disinfezione come Tachipirina, Momendol, Moment, Tantum Verde e Amuchina. Lui, Francesco, ama il bridge e la Roma e, come Franco Sensi (unica cosa che li accomuna), ha tre figlie femmine. Un segno del destino, forse. Il problema per il signor Tachipirina è stato il rapporto (non rapporto) proprio con i Sensi. Che non hanno mai voluto avere niente a che fare con lui, quindi lo hanno tagliato fuori prima ancora che facesse sapere di volersi ritirare da solo e di agire nell’ombra (appoggiandosi direttamente alla banca, non a Rosella).