“Il risultato si deve giudicare al termine di una gara, e al termine della partita non siamo soddisfatti perché abbiamo avuto l’occasione di portare a casa i tre punti. Abbiamo avuto tre occasioni da gol nitide che abbiamo sbagliato, cosa che ultimamente ci succede troppo spesso, e quindi ci rimane rammarico“. Con queste parole il tecnico giallorosso Aurelio Andreazzoli ha commentato, al termine della partita, il derby Roma-Lazio, il primo della sua carriera da allenatore, che la sua squadra, andata in svantaggio dopo il gol di Hernanes, non è riuscita ad aggiudicarsi nonostante l’errore dal dischetto dello stesso brasiliano della Lazio e l’inferiorità numerica dei biancocelesti per buona metà del secondo tempo. “All’inizio del secondo tempo prima del rigore sbagliato sembrava che tutto fosse perduto, ma il calcio è bello per questo, perché dà la possibilità, scampato un pericolo, di ritrovare magicamente le energie per ribaltare la situazione come abbiamo fatto noi. Avevamo la consapevolezza – ha spiegato Andreazzoli – alla fine del primo tempo, di aver disputato una gara alla pari con la Lazio, sicuramente non meritavamo di stare sotto. Ho la sensazione di aver perso l’occasione di vincere il mio primo derby“.
Spesso si è detto che i romani che giocano nella Roma, vale a dire Totti e De Rossi, non si esprimano al meglio delle proprie potenzialità quando giocano il derby perché sentono troppo la pressione di questa partita; a tal proposito Andreazzoli ha spiegato che “Daniele (De Rossi, ndr. ) si è fatto male al 18′ del primo tempo, e da lì in poi ha giocato da zoppo e si è messo a disposizione della squadra, chiaramente non aveva la possibilità di esprimersi al meglio. Io credo che il lavoro che doveva fare lo ha fatto bene lo stesso nel primo tempo. Ha provato a rimanere in campo anche nel secondo tempo, ma non ce l’ha fatta e lo abbiamo sostituito“.
Il tecnico di Massa Carrara ha parlato anche di Osvaldo, che indisponibile per squalifica ha preferito volare a Londra anziché rimanere vicino alla squadra nel momento più delicato della stagione e assistere alla partita all’Olimpico. A tal proposito Andreazzoli ha detto “non so se fosse allo stadio o a Londra. Se davvero era a Londra avrei avuto più piacere che fosse con la squadra. Se invece era allo stadio sono contento perché ha partecipato“. No Osvaldo allo stadio non c’era e questo ennesimo gesto di mancanza di rispetto nei confronti della squadra è emblematico di un rapporto con l’ambiente giallorosso completamente logorato. A fine stagione l’italo-argentino, dopo due anni in cui l’amore con i tifosi giallorossi non è mai sbocciato del tutto, cambierà maglia.
Maciej Lesiewicz