Roma-Milan, la notte speciale di Mancini

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 Da Il Corriere dello Sport:

Grazie Roma. Amantino Man­cini torna all’Olimpico (la scorsa stagione, da interista, era apparso solo per i venti minuti finali del match con i giallorossi) e il suo pensiero vola immediatamente alle 5 stagioni trascorse sotto il Colosseo. I ri­cordi del brasiliano sono soprattutto posi­tivi: «Nella Capitale sono stato molto bene – racconta a Milan Channel -. Lì ho fatto la mia storia di calciatore, ho dato il meglio e da quasi sconosciuto sono diventato un giocatore importante. Non posso far altro che ringraziare la Roma, perché mi ha concesso l’opportunità di mettermi in mo­stra in Europa».
L’addio al giallorosso ri­sale all’estate 2008, ma l’intermezzo inte­rista è stato tutt’altro che felice
. Meglio, quindi, cancellarlo in fretta. E c’è una so­la strada per riuscirci: «In rossonero vo­glio tornare a essere il giocatore che tutti ricordano ai tempi della Roma. Sono con­vinto di farcela perché ho una voglia enor­me di sentirmi nuovamente protagonista. E il Milan mi sembra la piazza giusta, non a caso ho fatto di tutto per venire qui».
EMOZIONE SPECIALE
– Un Roma-Milan, peraltro, Mancini l’ha già deciso. Era il 15 gennaio 2006 e il brasiliano entrando nel finale, riuscì comunque a segnare la rete della successo a 9’ dal triplice fischio. «At­traversavo un momento difficile, perché mio padre non stava bene – ricorda -. La società mi aveva dato il permesso di an­dare in Brasile ed ero rientrato solo il gio­vedì, con la gara che era il posticipo del­la domenica. Spalletti, giustamente, mi fe­ce partire dalla panchina, ma poi mi spe­dì in campo e io trovai il gol della vittoria, la prima di una serie di 11 consecutive».


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