Viene quasi spontaneo citare la battuta del film “L’allenatore nel Pallone“, richiamando alla memoria l’attimo in cui Oronzo Canà e il Presidente della Longobarda iniziarono a discutere di mercato estivo. C’era da fare la squadra e iniziarono a emergere papabili acquisti a raffica. Un ventaglio di nomi, quello messo sotto il naso di Canà, che pareva dovesse giocare – a un certo punto – con le prime scelte dei maggiori club italiani. Salvo poi rendersi conto che, stringi stringi, fu magro bottino. Da lì la battuta: “Io devo guardare al presente, Presidente. Il campionato come lo faccio? Metto ad ala fluidificante Daniele Piombi ed ala tornante Pippo Baudo“.
Non sta certo venendo meno, la Roma, nella sua campagna di rafforzamento ma, rispetto ai centrocampisti di fascia, i nomi sventagliati sono talmente tanti che si fatica a capire – tra tutti – chi possa essere l’obiettivo (o gli obiettivi) reale. Intanto, la carrellata degli osservati speciali la garantisce Il Tempo in edicola oggi. Testuale:
Due fasce da proteggere. Presi Adriano e Simplicio, la Roma ha bisogno di rinforzi a destra e a sinistra, in difesa e davanti. Il primo passo è un affare da risolvere in famiglia: non c’è ancora l’accordo con Taddei per il rinnovo. Trovata l’intesa sui soldi – 1,6 milioni netti a stagione più premi – il nodo resta la durata del nuovo contratto. Il giocatore vuole un quadriennale, la Roma non si smuove da tre anni. Il procuratore Lucci è stanco di aspettare: entro mercoledì vuole una risposta. E se sarà la solita, «un contratto triennale», arrivederci e grazie. Per venerdì c’è già un appuntamento con la Juventus, disposta ad offrire a Taddei quattro anni di militanza in bianconero. Ma a Trigoria continuano a pensare che la firma arriverà. Intanto la società giallorossa si sta guardando attorno. L’esterno che piace di più è il cileno Isla dell’Udinese, capace di giocare anche in difesa. Con lui la fascia destra della Roma ringiovanirebbe: 22 anni da compiere, il primo Mondiale alle porte e uno «sponsor» importante come Pizarro. In settimana è previsto un contatto con i dirigenti friulani: in ballo tra i due club c’è anche la comproprietà di Motta. Isla è sul mercato ma «da solo» costa. A Trigoria lo sanno e sono comunque pronti a investire nell’operazione i soldi ricavati dalle future cessioni dei vari Mexes, Doni e Baptista. Su quest’ultimo è piombato il Genoa. Alla Roma piace, e tanto, anche Benayoun del Liverpool ma è troppo caro. Sempre a destra serve un altro giocatore. Rinnovato il contratto a Cassetti, Ranieri ha chiesto un terzino. Piace Caceres e se la Juventus non lo confermerà si potrà aprire un discorso con il Barcellona per il prestito. Altri nomi: Ebouè (buono pure come vice-Taddei), Behrami (stesso discorso) De Ceglie, Abate e Zaccardo. Rosi? Non rientra nei programmi giallorossi, come Curci. Salutato Tonetto, sull’altra fascia la priorità è un difensore. Gobbi piace soprattutto perché si può prendere gratis, il brasiliano Azevedo è un cavallo di ritorno, Molinaro una vecchia conoscenza di Ranieri. Ma la Roma ne sta seguendo tanti altri. Sulla carta a sinistra servirebbe anche un esterno «alto». Scartato Guberti – resterà alla Samp in comproprietà per 3 milioni di euro – in Inghilterra si fa il nome di Ledley del Cardiff City. Svincolato e quindi appetibile. Sempre nella perfida Albione si può prendere gratis Gallas. Il centrale difensivo ha chiesto alla Roma un biennale da 2,5 milioni di euro netti a stagione. È ancora senza squadra e se passa altro tempo potrebbe abbassare le pretese. Il suo arrivo significherebbe il saluto a uno tra Burdisso e Mexes. Ranieri tiene più al primo. Nel valzer dei portieri entra anche Rubinho: il Palermo lo darebbe in prestito gratuito. Il riscatto di Lobont (oggi scade l’opzione), invece, va pagato.