Ag. Guberti ad Asromalive.com: “Spalletti la fortuna di Stefano. Comunque esploderà…”

di Redazione 1


 La Roma vincente e finalmente convincente dell’Olimpico contro la Fiorentina ha un rovescio della medaglia: i giocatori che sono rimasti a guardare. Il passaggio da Spalletti al tecnico trasteverino è stato traumatico per Menez, Cerci, Andreolli e Guberti, divisi tra panchina e tribuna. Ma l’agente dell’esterno ex Bari, Claudio De Nicola, intervistato da Asromalive.com, si è detto “ottimista e tranquillo” per la situazione. Aggiungendo, però, che qualora la Roma decidesse di non puntare sul ragazzo, le offerte non mancherebbero…

Con Spalletti in panchina erano arrivati diversi minuti giocati, mentre in queste prime uscite della Roma di Ranieri Guberti non ha trovato molto spazio: come vive questo momento il giocatore?

“Con molta serenità, dandosi da fare durante gli allenamenti e cercando di mettersi in evidenza il più possibile per far capire al mister quali sono le sue qualità. Stefano ha sempre detto che per lui l’importante è far parte di questo gruppo. Con Spalletti c’era una situazione in cui il gioco degli esterni prevaleva rispetto al gioco attuale della Roma.  Stefano aveva più spazio a disposizione, anche perché Spalletti, a differenza di Ranieri, ha avuto il ragazzo a disposizione per tutta la durata del ritiro e ha potuto visionare in maniera più approfondita tutte le sue caratteristiche. D’altronde Ranieri è arrivato un momento in cui bisognava fare a tutti i costi risultato e non ha avuto, e non ha, molto tempo per conoscere Guberti, per quelle che sono le sue caratteristiche principali. E quindi sarà il calciatore a dover cercare di mettersi in mostra in questo periodo per far capire all’allenatore quelle che sono le sue prerogative tecniche. Se Ranieri fosse arrivato prima dell’inizio del campionato e avesse visto Stefano, o altri ragazzi come Andreolli, Cerci e Okaka, probabilmente avrebbe potuto dare un giudizio più sicuro di quelle che sono le loro caratteristiche tecniche. Così non è stato e bisogna rimboccarsi le maniche”.
Ranieri ha parlato con il ragazzo per spiegargli la situazione?

“No assolutamente, il mister sa quello che so io. Molte volte le cose interne allo spogliatoio non vengono dette neanche agli agenti per un fatto di equilibrio e di serietà dei ragazzi. I giovani stanno avendo poco spazio, è vero, ma è tutto legato al momento che sta vivendo la Roma a livello di risultati. Molto probabilmente c’è il rischio di non riuscire a risalire la china e questo ha indotto il tecnico ad utilizzare gente più matura e più esperta per gestire il nervosismo in maniera diversa. Stefano in questo momento non è allarmato, il campionato è lungo, qualora non dovesse trovare spazio da qui alla fine si parlerà con la società. Certo che, considerate le richieste che aveva Stefano all’inizio dell’anno, se non dovesse rientrare nei progetti di Ranieri, ne parleremo con il club in serenità”.
Si parla di gennaio?

“Non credo che andrà via a gennaio. Sicuramente da qui a gennaio si potrà valutare qualche cosa, nel senso che Ranieri avrà più tempo da dedicare ai giovani e gli verrà concesso qualcosa. E’ anche vero che da qui in poi anche Guberti avrà il suo tempo per mettersi in luce. La Roma crede nel giocatore e dubito che la società voglia privarsi del ragazzo a gennaio. E’ una situazione che bisogna gestire con intelligenza e dalla quale bisogna trarre dei valori positivi per tutti. Il ragazzo valuterà con calma quelle che sono le opportunità che gli si concederanno e Ranieri saprà valutare le caratteristiche tecniche del ragazzo. In due settimane non è stato facile anche perché la Roma aveva bisogno di punti: tutto è stato fatto in funzione di un risultato immediato. Quando si sarà ottenuta più tranquillità, l’allenatore guarderà con ottica diversa quelli che sono i giocatori a sua disposizione. E i giovani troveranno più spazio”.
Sente ancora la fiducia dell’ambiente?

“La fiducia da parte della società è assoluta, quella del tecnico non può sentirla in questo momento. Il ragazzo non ha un percorso storico calcistico che consente a Ranieri di sapere chi ha a disposizione. Spalletti lo ha avuto a disposizione per tutta la preparazione e ha avuto la possibilità di valutarlo anche nel campionato scorso visto che la Roma seguiva il ragazzo, Ranieri aveva altro a cui pensare invece di guardare il Bari, perché allenava la Juventus. Il suo interesse non era nei confronti di Guberti e per questo durante gli allenameni lo valuterà per quelle che sono le sue caratteristiche tecniche. Nel caso non valuterà positivamente il ragazzo, se ne parlerà con la società. Ma se ci fosse stata una chiusura totale nei confronti di Stefano non lo avrebbe fatto giocare in Europa League”.

Il cambio di modulo ha penalizzato Guberti?

“Il mister in questo momento sta attuando un modulo che non prevede l’uso degli esterni e di conseguenza i giocatori con caratteristiche simili a quelle di Guberti, Cerci e Menez non possono trovare spazio. Questo fa parte del calcio: bisogna accettarlo con intelligenza”.

Conte tempo fa aveva dichiarato che per il bene di Guberti sarebbe stato meglio un altro anno a Bari. Pensa che avesse ragione?
“La vita cambia rapidamente. A fine anno forse lo potremmo dire, ma oggi no. Forse, se fosse rimasto Spalletti, che aveva avuto modo di conoscere a fondo Stefano, ora staremmo parlando di un giocatore titolare. Il discorso che aveva fatto Conte non era così vero. Stefano, con quello che stava facendo con Spalletti, avrebbe ottenuto molto. Stava migliorando su tutti i punti di vista e sarebbe cresciuto in una struttura come quella della Roma e sarebbe andato molto lontano. Purtroppo nel calcio ci stanno questi cambiamenti: le sorprese e i cambiamenti di rotta sono la fortuna o la sfortuna dei ragazzi. Per Stefano era una fortuna essere allenato da Spalletti, sarà anche così con Ranieri, sempre che saprà sfruttare le occasioni che gli saranno concesse. Comunque sta vivendo questo momento con la massima tranquillità. Sarebbe troppo presuntuoso andarsene da Roma perché non trova spazio. E’ un ragazzo molto umile e questa è stata la sua forza fino ad oggi. Il discorso cambierebbe solo se la Roma, per il bene di tutti, decidesse di mandarlo a giocare altrove Non sarebbe un problema, visto che lo scorso anno Palermo, Genoa, Fiorentina, Bari e Chievo lo seguivano. Ma da qui a dire che a gennaio possa andare via ce ne corre molto. Non sarà così, Stefano esploderà con la Roma”.

F.N.


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