Ag. Guberti ad AsRomaLive.com: “Ecco le squadre che vogliono Stefano”

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 L’arrivo di Luca Toni in giallorosso pone dei problemi di abbondanza a Claudio Ranieri. Se, come sembra, la punta ex Bayern Monaco si trasferirà nella Capitale, ci saranno dei giocatori che lasceranno Trigoria, almeno per i prossimi sei mesi. Il nome del possibile partente è Stefano Guberti, l’esterno giunto la scorsa sessione di mercato dal Bari e che proprio nella società pugliese potrebbe tornare. “Ma non c’è solo il Bari, anche Atalanta, Bologna, Catania, Sampdoria e Livorno, il ragazzo è ancora cercato” ha affermato Claudio De Nicola, manager che cura gli interessi dell’esterno sardo, ad AsRomaLive.com. L’arrivo di Toni in giallorosso chiuderebbe gli spazi a Guberti ed il suo futuro sembra lontano dalla città eterna, anche se De Nicola lascia aperto un piccolo spiraglio: “Non c’è certezza che Stefano possa lasciare la Roma, ancora dobbiamo parlare con la società e Stefano deve parlare con il mister, è una cosa di cui si parla perché è stato impiegato poco e vorrebbe giocare di più e credo sia un fatto di necessità di entrambe le parti – visto che la Roma ha stilato per lui un programma di lavoro quadriennale – che Stefano faccia esperienza per i prossimi mesi. Quando ha giocato ha sempre fatto bene e anche Ranieri ha fatto capire che è un ragazzo al quale tiene e che ha grosse potenzialità. Ma è logico che nella Roma c’è poco spazio a disposizione, davanti ha giocatori importanti, la Roma ha una storia e una caratura importantissima e quando si ha l’ambizione di giocare è giusto andare a cercare spazio in altri lidi, ma non è detto che sia certo”. Eventualmente si tratterebbe di un arrivederci e non di un addio, su questo punto De Nicola è stato categorico: “Si tratterebbe solo di un prestito, nessuna compartecipazione o cessione definitiva, la Roma ci ha chiarito che nell’eventualità di un addio si parlerebbe solo di prestito, in serie A. Stefano non fa problemi di soldi, trova la sua soddisfazione la domenica quando gioca e a far vedere le sue potenzialità e sceglierà un progetto importante”. Nei giorni scorsi Guberti aveva manifestato l’interesse di andare a fare esperienza altrove per poter continuare il progetto di crescita già avviato la scorsa stagione a Bari: “L’anno scorso ha segnato nove gol in tre mesi – continua De Nicola quando è arrivato a Roma con Ranieri ha giocato quattro partite da titolare facendo sempre molto bene e quando è stato chiamato in causa non è mai sceso sotto la sufficienza per cui è nell’interesse della Roma e di Ranieri fargli fare sei mesi d’esperienza in più in serie A, con un club che gli darà più spazio a disposizione”. Anche perché nella Roma con l’arrivo di Toni gli spazi in avanti scarseggiano: “Certo, Vucinic, Taddei, Menez, Perrotta e Brighi stanno giocando esterni, in un 4-4-2 ipotetico con Totti e Toni in avanti sicuramente per il ruolo di Stefano la Roma sarà coperta. Lui è giovane ed è giusto fare esperienza altrove, così come per Cerci e per Okaka è bene andare a giocare”. La Roma però punta molto su Guberti: “Assolutamente, la società ha detto chiaramente di non volerlo mandarlo via, il mister ed i dirigenti hanno detto a Stefano che la loro risposta è “no” ad una sua cessione, ma se arrivasse l’offerta da un club importante, e se Stefano manifestasse la volontà di voler andare via, non saranno loro a mettere i bastoni tra le ruote a questo tipo di operazione. Prima di partire per le vacanze ha parlato con il tecnico che gli ha dichiarato la volontà di non lasciarlo partire, ma il nostro rapporto con la Roma è molto sereno, la Roma è una società che non impone ma che consiglia e stabilisce un rapporto con i ragazzi limpido, di serenità e di sincerità. Se andrà via in questi sei mesi lo farà a malincuore perché ha un rapporto eccezionale con tutti. Ha rinunciato a molti soldi venendo a Roma a parametro zero ma la sua scelta è legata all’ambiente splendido di Roma, dal presidente ai dirigenti e compagni. E comunque si tratterebbe di un arrivederci e non di un addio. La Roma ce lo ha garantito”. E allora, arrivederci Stefano.


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