Adriano: “Rimango a Roma, affetto e stima dalla Sensi”

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 Il Corriere dello Sport ha intervistato Adriano, in questi giorni al centro di molte voci di mercato:

Adriano il prossimo anno con chi gioche­rà? «Con la Roma».
Sicuro? «Sicurissimo».
Eppure da settimane da più parti non si è fatto altro che sentire e leggere di un suo ritorno in Brasile. Confessiamo, anche a noi ci avevano garantito che lei sarebbe partito per non tornare. «Proprio per questo ho voluto parlare, do­po che ho sentito di tutto e di più nei miei confronti. Non è bello che tutti i giorni si parli di Adriano senza ascoltare Adriano. Parlano tutti, troppi, soprattutto in Brasile. E parlano senza sapere. Ne vuole sapere una?
Anche due. «Qualche settimana fa, in Brasile hanno detto che ero a Rio a divertirmi con un pa­io di ragazze».
Invece? «Invece ero a Trigoria, a lavorare, per re­cuperare dall’infortunio alla caviglia. Or­mai, comunque, a certe cose non ci faccio più caso».
Capiamo. Però in Brasile continuano a dire che lei dal prossimo gennaio tornerà a giocare a casa sua. «Non è così. Io resto alla Roma, felice di rimanerci».
Dicono del Flamengo… «Dicono male. Sono legatissimo al Fla­mengo, ma io ho fatto la mia scelta e questa scelta dice ancora Roma».
Dicono anche di Palmeiras e Corin­thians… «E dicono male pure qui, fermo restando che a qualsiasi giocatore fa piacere sapere di essere al centro dell’attenzione di tanti club. Ma io un club ce l’ho. E questo club è la Roma».
Ma tutto questo lo dice anche il suo pro­curatore, Gilmar Rinaldi… «Quello che conta è quello che dico io. E, lo ripeto per l’ennesima volta, la Roma è e sarà la mia squadra».
Insomma non è vero, come dicono nel suo paese, che lei partirà per non tornare. «Non è vero. Io partirò per Rio subito do­po la conclusione della partita contro il Mi­lan. E farò rientro a Trigoria il ventotto di­cembre. E’ già stato tutto stabilito».
Eppure in Brasile c’è chi giura che lei avesse già un accordo minimo con un club. «Giurano il faso perché io non ho l’accor­do con nessuno. Anzi uno ce l’ho ed è con la Roma».
Ma in questi mesi in cui ha fatto più lo spettatore che il calciatore, non le è mai venuta la voglia di tornare a giocare a ca­sa sua? «Non posso nascondere che quando sono arrivato a Roma, accolto benissimo e al so­lo pensiero ancora mi emoziono, speravo di giocare di più. Ma so anche che ho avuto un paio di infortuni che hanno frenato il mio ri­torno. Solo in un’occasione sono rimasto de­luso e sorpreso di non andare in campo».
Quale? «E’ recentissima. A Cluj. Avevo giocato in campionato nel turno precedente, a Ve­rona, contro il Chievo, la mia prima da tito­lare. Ero rimasto in campo ottanta minuti, penso anche che la mia prestazione non era stata male. A Cluj, quindi, pensavo di poter giocare almeno uno spezzone di gara».
In effetti, proprio dopo Cluj, sono comin­ciate a circolare con più insistenza le voci della sua decisione di tornare in Brasile. «C’è stato un momento in cui per me è stato necessario fare il punto della situazio­ne. Poi è successa una cosa che mi ha tolto ogni dubbio».
Quale cosa? «Le dichiarazioni della dottoressa Rosel­la Sensi. Ha ribadito la sua voglia di Adria­no, confermandomi quello che avevo tocca­to con mano già il giorno della firma sul contratto quando mi ospitarono a casa loro facendomi sentire uno di loro. Io sono un ragazzo sensibile, sentire affetto sincero nei miei confronti per me ha un valore enor­me».
Ha anche parlato personalmente con la dottoressa Sensi? «Sì. E le sue parole sono state le stesse che aveva detto pubblicamente. Mi vuole alla Roma. Mi ha dimostrato un grande af­fetto e stima nei confronti del calciatore Adriano. A quel punto non ho avuto più dubbi. Sono della Roma e continuerò a es­sere della Roma».


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