Adriano ci è caduto di nuovo. La notte scorsa, la polizia di Rio de Janiero ha fermato a Barra da Tijuca, in Avenida Ayrton Senna, il centravanti della Roma ritirandogli la patente. L’accusa: guida in stato di ebbrezza dopo che il giocatore, fermato dagli ufficiali e visibilmente alterato, ha rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro. Questo raccontano le cronache d’oltreoceano, a cui da Trigoria fa eco un mesto silenzio. Il rifiuto del giocatore di sottoporsi al test dopo il blitz della polizia contro il consumo di alcolici al volante, come ha spiegato il maggiore Marco Andrade a globoesporte.com, vale come l’essere trovato positivo e costerà all’attaccante una multa da 957 reais oltre al possibile ritiro della patente per un anno.
FILM GIA’ VISTO – Che l’attenzione generale fosse concentrata su di lui, in Brasile, non è una novità: la foto pubblicata ieri dai media locali che ritraeva l’attaccante in una sala del ristorante Porcao a Barra da Tijuca con boccale di birra doveva servire, almeno per lui, da monito. Invece, la cortina di smentite, di spiegazioni ufficiali, di ridimensionamenti più o meno convinti dell’episodio è servita soltanto per nascondere qualcosa di già visto. Adriano triste, Adriano che chiede e ottiene di tornare in Brasile (stavolta dopo uno sfortunato guaio fisico rimediato sul campo), Adriano che ricade nel baratro dell’alcol da cui era faticosamente uscito nel recente passato, dopo la depressione in cui era caduto a seguito della somparsa del padre, che gli era costata la permanenza all’Inter, da cui era scappato per tornare a Rio. Le scorse settimane, la tristezza era tornata ad affacciarsi dopo l’intervento alla spalla che lo ha costretto a stere fermo, impedendogli di correre, di allenarsi con i compagni dopo l’operazione alla spalla. Aveva chiesto ai dirigenti di lasciare per qualche giorno Roma per ritrovare serenità a casa propria, per festeggiare il compleanno – il 17 febbraio – insieme alla famiglia, per farsi “togliere il malocchio”. Forse, non è stato sufficiente.
FUTURO – A Trigoria i telefoni scottano sull’asse con Rio, da dove sono attese le motivazioni di Adriano. Ma in queste ore, il club dovrà interrogarsi anche sul futuro dell’attaccante, legato alla Roma da un contratto triennale da 5 milioni lordi all’anno, ma vincolato a una clausola che consente la rescissione unilaterale per comportamenti “poco professionali”. Atteggiamenti che non sono mancati nell’avventura romanista dell’Imperatore. A dicembre, Rosella Sensi in persona disse stop al trasferimento al Corinthians, disposto in quel momento a versare un milione e 350 mila euro nelle casse romaniste per il cartellino e a rilevare il contratto milionario del giocatore. Chissà se adesso anche al vertice del club è sorto qualche rimpianto. La certezza, è che l’immagine di Adriano sorridente come lo ricordavano i tifosi dell’Inter, appare sempre più sfocata.
Adriano, nuovi guai in Brasile. Rifiuta l’etilometro, patente di guida ritirata
di 9 Febbraio 2011Commenta