«Posso entrare?». «Certo, Adri. Che problema c’è?».«Direttore, nessun problema, c’è però che prima di un mese, un mese e mezzo non sarò a disposizione, la spalla continua a farmi male, non riesco a dormire, ho pensato che per me sarebbe meglio andare a Rio per curarmi dal fisioterapista del Flamengo e della Selecao». «Capisco, Adri, parliamone domani (oggi ndr), oggi (ieri ndr) pensiamo alla partita». Crediamo che il dialogo sia abbastanza chiaro. La richiesta è stata fatta ieri mattina, a Trigoria, da Adriano, il direttore è quello sportivo, Daniele Pradè che non ha certo sbattuto la porta in faccia al giocatore. Se ne riparlerà, approfonditamente, stamattina a Trigoria quando il brasiliano ribadirà la sua richiesta di fronte al dottor Luca Pengue, Bruno Conti, Gian Paolo Montali e allo stesso Pradè. L’impressione è che si vada verso un sì, concedendo all’Imperatore la possibilità di tornare a casa per curarsi, ma anche di tirarsi su di morale. Chi lo frequenta, infatti, sottolineacome stia attraversando un periodo di grande tristezza,«moralmente è a terra», conseguenza dell’ultimo infortunio che gli ha capitato, una frattura alla spalla destra con tanto di intervento chirurgico, ennesimo stop fisico in una stagione che il giocatore aveva sognato essere quella del suo definitivo ritorno al ruolo di Imperatore.