Roma-Empoli è finita con il brivido finale, ma con i tre punti fondamentali che servivano alla Roma per arrivare alla prossima giornata, quando ci sarà il derby di Milano, con la possibilità di aggancio ad una delle due milanesi.
Il brivido finale stavolta, più che la difesa, lo ha dato il mediocre arbitro Maresca di Napoli, che ha espulso ingiustamente Florenzi a dieci dalla fine, dopo averlo ammonito a inizio gara, senza un motivo apparente. Alla fine ci è voluto il Var per fargli prendere una decisione giusta, sul pareggio, giustamente annullato, dell’Empoli.
La partita
Ranieri aveva chiesto cose semplici, e così è stato. Visti gli ultimi tempi, la prima cosa era non prenderle. Il gol prima o poi arriva, quando sei la Roma e giochi contro l’Empoli, e infatti è arrivato quasi subito, dopo 9 minuti, grazie ad un fantastico tiro di El Sharaawy. Peccato poi che Juan Jesus si è inventato il più imbarazzante degli autogol, dopo pochi minuti, insaccando proprio sotto il sette, sbagliato.
La Roma cerca di sfondare sulle fasce, grazie anche ad un ispirato Kluivert, senza però scoprirsi. Il gol arrivava allo scadere, grazie a Shick. Il secondo tempo si segnala per l’imbarazzante arbitraggio.
La Roma riesce a vincere, e soprattutto a non soffrire in difesa, concedendo solo cinque tiri all’Empoli. l’ultima volta che era successo, fu a Parma. Terzini molto bloccati dunque, per non lasciare spazi. A spiccare su tutti i tre attaccanti, e Nzonzi. Strana storia quella del francese, da quattro in pagella per la prima mezzora. Poi un episodio a centrocampo e un applauso del pubblico lo hanno cambiato, facendolo finalmente tornare un giocatore decente. Speriamo sia l’inizio di un miglioramento generale.