Lobont voto 5,5: Resta inoperoso per quasi tutta la partita. Sull’unica conclusione verso lo specchio della porta giallorossa smanaccia male rinviando addosso a Calaio e sul rimpallo Cavani da due passi segna il gol del 2-1 che riapre la gara.
Torosidis 6: Non concede molto a Zuniga, suo diretto avversario, ma è troppo timido quando si tratta di spingere e si fa vedere troppo poco in avanti: le sue discese sulla fascia si contano sulle dita di una mano. Esce nel secondo tempo per un problema alla caviglia sinistra.
Burdisso 6,5: Si fa saltare di netto da Cavani solo in un occasione, al 15′ quando l’uruguaiano va al tiro. A parte questa piccola disattenzione la sua è stata una partita di grande spessore: l’argentino è sempre stato ben posizionato e ha vinto praticamente tutti i duelli aerei.
Castan 6,5: Bravo nelle chiusure difensive ma anche in fase d’attacco. E’ da una sua incursione offensiva che è nata l’azione che ha portato al vantaggio giallorosso siglato da Marqinho.
Dodo’ 7: Ormai è chiaro: il brasiliano è un giocatore pienamente recuperato e se continua così la maglia da titolare sulla fascia sinistra della Roma sarà sua a lungo. Oggi doveva fronteggiare un cliente difficile come Maggio, ebbene il duello è stato nettamente vinto da Dodo’ che ha surclassato il laterale della Nazionale e con le sue continue discese sulla fascia ha creato scompigli nella retroguardia napoletana.
Bradley 6,5: L’americano da il suo solito contributo pressando a tutto campo i portatori palla del Napoli. Si fa apprezzare anche per alcuni ottimi disimpegni nella trequarti difensiva giallorossa.
Tachtsidis 5,5: E’ più dinamico rispetto al solito ma è lento e impreciso nel dettare i ritmi di gioco. Non è sereno, gioca con la paura di sbagliare e si vede, ma questo è anche comprensibile se si tiene conto del fatto che è stato fischiato, come di consueto, già durante la fase di riscaldamento ancora prima di entrare in campo.
Marquinho 7: Un moto perpetuo sulla corsia mancina. Porta la Roma in vantaggio con un bolide da fuori area scagliato verso la porta del Napoli con il piede ‘sbagliato’: il destro. Corre molto sacrificandosi anche nei ripiegamenti difensivi.
Pjanic 6: Nella prima frazione di gara soffre molto la pressione di Behrami che gravita dalle sue parti e non lo lascia ragionare. Cresce alla distanza e dai suoi piedi partono alcune interessanti trame offensive.
Lamela 7,5: Regala due assist ai propri compagni. Il primo, quello a Marquinho, a dire il vero è ‘involontario’: il cross di Castan gli sbatte addosso senza che l’argentino riesca a controllarlo ma diventa ugualmente un perfetto appoggio all’accorrente esterno brasiliano. Il secondo, invece, è una grande passaggio filtrante che libera Destro davanti al portiere del Napoli. Oltre a questo continui ripiegamenti difensivi e colpi di classe degli di un campione che l’argentino partita dopo partita sta confermando di essere: il sombrero con cui beffa Armero è un autentico colpo di genio.
Destro 7: Sbaglia un gol che sembrava fatto tirando sul palo da pochi passi. Si riscatta nel secondo tempo quando non sbaglia la palla gol che gli serve Lamela, dribblando Rolando e insaccando alle spalle dell’estremo difensore partenopeo. Con la sua prestazione, convincente anche sul piano fisico, e ne sono testimonianza il pressing sui portatori palla del Napoli e il continuo movimento per liberarsi della marcatura dei difensori napoletani, si è sicuramente portato in vantaggio nelle gerarchie di Andreazzoli su quello che sarà il centravanti titolare nella finale di coppa Italia contro la Lazio.
Maciej Lesiewicz