Le dichiarazioni del direttore sportivo Daniele Pradè, a margine della presentazione del progetto per il nuovo stadio della Roma:
“Noi siamo i primi tifosi di questa società, per questo sappiamo cosa vogliono i nostri sostenitori. Possiamo promettere soltanto lavoro e sacrificio. La vittoria da’ fiducia, però c’è anche l’avversario e si può perdere in questo sport. Vogliamo raggiungere obiettivi importanti, abbiamo una squadra piena di campioni e non ci sentiamo inferiori a nessuno. Ranieri? E’ un grande tecnico. Sa fare bene il suo lavoro. Vogliamo essergli da supporto. Dopo la sosta vedremo quale sarà il lavoro di questa squadra. A Catania non abbiamo fatto bene, c’è stato un passo indietro rispetto alle partite precedenti. I vari spostamenti hanno influito. Il miglior momento per lavorare è quello della sosta. Le dichiarazioni di De Rossi? Lui dice quello che pensa. Siamo passati da una partita fantastica contro la Fiorentina ad un primo tempo come quello di Catania. Per questo si dice che non siamo nè carne nè pesce. I primi a poter migliorare questa situazione sono i calciatori in campo. Solo il tempo ti può dire dove puoi arrivare. Il contratto di Totti? Francesco porta avanti questo discorso con la prorpietà. Non penso che ci siano problemi. Si è visto con Rosella Sensi. Non c’era però polemica nelle parole di Totti. Anzi ha detto che vuole giocare nello stadio nuovo: ce lo auguriamo. I vizi di cui parlava Ranieri? Non li ha svelati neanche a noi. Spero che li abbia individutati così da poterli rimuovere. Io sono molto fiducioso per questo gruppo. E’ vero che è un gruppo che ha dato tantissimo. Alcuni dicono che sia una squadra spremuta, ma hanno ancora altra benzina. Sono ragazzi per bene, che hanno la cultura del lavoro e quando ci sono queste cose si pu solo crescere. Che l’obiettivo sia la Champions è scontato. Quando arrivi due anni di fila tra le prime otto e il terzo anno esci per un calcio di rigore, conosci bene quale sia la tua forza”.
michele nappi 1 Ottobre 2009 il 22:15
con tutto il rispetto per un collega, temo che abbia prodotto un’architettura devastante e priva di ogni carattere, anonima ed amorfa. mi chiedo perchè una società come la as roma non abbia pensato ad un concorso di progettazione, al quale avrebbero potuto partecipare tutti i colleghi, ma soprattutto professionisti di livello adeguato al caso. faccio riferimento a quel poco, per fortuna, che è possibile visionare sul sito del progettista ufficiale. molti architetti, anche giovani, avrebbero potuto fornire una visione di stadio più stimolante di quella ‘gomma da disegno’ che campeggia ora in ogni sito internet di informazione. a fronte di quanto attualmente possiamo vedere realizzato in ogni angolo del pianeta, e mi riferisco per esempio allo stadio olimpico di pechino o all’arena di monaco di baviera, il vostro progettista incaricato ha prodotto un qualcosa che nulla ha a che vedere con l’architettura, posto che un’agorà possa essere (non credo) di giusta ispirazione all’ideazione di uno stadio di calcio.
infine, una nota da tifoso, non solo architetto, mi sorge spontanea: pochi soldi per allestire una squadra di calcio degna davvero di roma=pochi soldi per cercarsi un architetto degno della città di roma.
complimenti dott.ssa ‘braccino corto’ sensi!!!
un architetto