Si è visto di tutto nel posticipo della 37 giornata di Serie A tra Milan e Roma: continui ribaltamenti di fronte da una parte all’altra del campo, espulsioni, episodi contestati, tutto tranne i gol e considerata la qualità dei reparti avanzati delle due squadre nessuno se lo sarebbe aspettato. Dopo aver provato per tutta la settimana la difesa a tre Andreazzoli schiera a sorpresa la Roma con il 4-4-2 con Marquinhos e Dodò laterali difensivi davanti, rispettivamente, a Lamela e Marquinho, con Totti e Osvaldo in attacco. I giallorossi partono bene e nei primi minuti chiudono il Milan nella sua trequarti difensiva, soprattutto grazie all’intraprendenza di un Marquinho molto attivo che va per ben due volte al tiro. Con il passare dei minuti la Roma si sgonfia, anche perché non può contare sui colpi di classe di un Totti in evidente giornata negativa. La gara si gioca in sostanziale equilibrio, ma al 40′ arriva l’episodio che potrebbe cambiare l’inerzia della partita: Balotelli stende Marquinho e l’arbitro lo ammonisce; Muntari va a protestare veementemente con Rocchi che ammonisce anche lui. Il centrocampista rossonero però, non pago del giallo, afferra l’arbitro per il braccio e lo trattiene con insistenza fino a quando Rocchi liberandosi dalla presa del ghanese gli sventola sotto il naso il cartellino rosso.
Sembrerebbe che le cose si mettano bene per la Roma, ma al ritorno in campo per il secondo tempo le squadre sembrano essere ancora in parità numerica. Il Milan non risente dell’uomo in meno, anche perché la Roma non riesce ad approfittarne giocando con poca intensità. Marquinhos e Dodò spingono tanto sulle fasce ma vengono serviti male da un Totti poco ispirato. Il gioco della Roma latita e allora Andreazzoli prova a inserire Pjanic, al posto di un ottimo Perrotta, per alzare il tasso tecnico della squadra ma le cose cambiano poco dato che i giallorossi faticano ad arrivare al tiro con azioni manovrate e provano a impensierire Abbiati solo con conclusioni dalla lunga distanza. Negli ultimi minuti si susseguono azioni da una parte all’altra del campo ma nessuna delle due squadre è in grado di assestare il colpo del ko. Durante uno di questi assalti alla porta rossonera Lamela viene steso da Costant dopo averlo saltato, ma l’arbitro non si accorge del fallo e lascia correre. La gara si avvia al fischio finale ma Totti, a coronamento di una brutta partita, decide di abbandonare il terreno di gioco con qualche minuto di anticipo: al 45′ il capitano rifila un’inutile gomitata all’ex giallorosso Mexes e l’arbitro non può fare altro che espellerlo. Finisce con uno 0-0 che per le due squadre ha un valore diametralmente opposto: grazie a questo punto il Milan tiene a distanza la Fiorentina e nell’ultima giornata gli basta vincere contro il già retrocesso Siena per conquistare la qualificazione alla Champions; per la Roma significa il pressoché certo addio, dopo la vittoria del pomeriggio dell’Udinese, alla possibilità di accedere all’Europa League attraverso il campionato. Per i giallorossi l’ultima chance per tornare in Europa passa dalla finale di Coppa Italia contro la Lazio.
Maciej Lesiewicz