La sfida di mercoledì sera a San Siro contro l’Inter per la Roma rappresenta la storica occasione di accedere alla finale di coppa Italia e trovarvi la Lazio: sarebbe la prima volta nella storia della competizione di una sfida tra le due squadre della Capitale in finale. Contro l’Inter la Roma parte da una posizione di vantaggio dal momento che all’andata ha vinto per 2-1, quindi ha a disposizione due risultati utili su tre (si qualifica vincendo, ma anche pareggiando); inoltre i giallorossi saranno favoriti nella gara di ritorno, almeno sulla carta, dal fatto che dovrà affrontare una squadra incerottata e in vistoso calo nelle ultime giornate di campionato. I nerazzurri dovranno fare a meno di diversi titolari, che non saranno della partita a causa di vari infortuni. Ai lungo degenti Milito, Palacio, Cassano e Chivu, out da diverse settimane, si sono aggiunti dopo la partita di domenica giocata dall’Inter contro il Cagliari anche Gargano e Nagatomo (l’uruguaiano ha subito una lesione miotendinea del retto femorale della coscia sinistra, mentre il terzino giapponese ha rimediato la rottura del menisco esterno sinistro).
Se non bastasse la situazione infortuni a complicare la vita al tecnico nerazzurro Stramaccioni, c’è anche la questione degli squalificati dato che Guarin e Pereyra sono stati fermati dal giudice sportivo e saranno indisponibili. Nonostante le assenze Stramaccioni non è intenzionato ad alzare bandiera bianca in anticipo tanto che oggi in conferenza stampa ha sottolineato che purtroppo “la situazione è questa: è un po’ che conviviamo con l’emergenza ma non ne abbiamo mai fatto un alibi né lo faremo ora. Sono convinto che questo ci darà una motivazione in più, con la voglia di ribaltare un pronostico che per qualcuno è chiuso. Resta però il valore della Roma, che non abbiamo battuto mai questa stagione. Sarà un match difficile ma siamo carichi”.
Maciej Lesiewicz