Alla base del nuovo corso giallorosso, c’è una evidente intesa tra Francesco Totti e il tecnico Claudio Ranieri, il quale ha potuto trarre giovamento dal fatto che il talento romano abbia, fin da subito, mostrato di apprezzare il progetto Ranieri.
Al punto da percepire l’allenatore testaccino in maniera ottimale; aveva detto Totti di Ranieri:
“Ha carisma, ha voglia. E’ romano e romanista e non è poco. Penso che sia la persona giusta in questo momento, abbiamo capito lo spirito che ha”.
Coppia unita dall’obiettivo grande, immenso di portare la Roma a conseguire il massimo. Ranieri ha conquistato Totti fin da subito, con la schiettezza di uno che si fa capire al volo; aveva detto Ranieri di Totti:
“Voglio l’attaccante che va a fare pressing sul portatore di palla. Totti è romano come me, si lascia scivolare le critiche addosso. Ma io non ho mai pensato di criticarlo. Gli ho dato solo qualche consiglio. Tra di noi il rapporto è buonissimo, nessuna polemica. Da Totti mi aspetto solo che faccia Totti”.
La nuova stagione della società capitolina parte da loro. Al punto che gli stimoli di Totti, sembrano aumentare col passare degli anni, similmente alla voglia di scherzare e lo fa capire dalle pagine de Il Messaggero:
“Non mi era mai capitato di giocare su un campo con tutta quell’acqua come l’altra sera a Palermo, credevo di affogare. Sto bene, questa stagione non voglio saltare neanche una partita. Gioco fino a 38 anni e faccio più gol di Roberto Baggio“.
Totti e Ranieri, col gruppo a ruota. Un po’ come era stato, a suo tempo, tra il capitano e Luciano Spalletti. I frutti furono visibili a suo tempo e lo sono anche ora: l’armonia pare essere tornata, gli intenti della squadra sono visibili, la determinazione non manca. Ora, la fortuna determinata dalle coincidenze e dal destino di poter festeggiare sul terreno di gioco il prossimo compleanno: domenica saranno trentatrè, una di quelle età che a dirla ti mette sempre soggezione.
La pronunci con rispetto, rimandi altolocati. Sembra ieri l’altro il 1992/93: Totti entra nel giro della prima squadra grazie a Vujadin Boskov, che lo fa esordire in Serie A a 16 anni il 28 marzo, nei minuti finali della partita Brescia-Roma. Il regalo della società? Potrebbe arrivare in busta chiusa. Il contratto.