Roma-Sampdoria, Montella: “Credo di essere ancora in lizza, non è stato deciso ancora nulla”

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 Roma-Sampdoria: Vincenzo Montella ha incontrato i giornalisti per l’ultima conferenza stampa della stagione in vista del match di domani sera all’Olimpico contro la formazione ligure.

FUTUROLa settimana scorsa ero quotato al 90% e non ci credevo, oggi sono al 10% e non ci credo. Credo non sia stato deciso nulla. Credo che nel calcio l’umoralità conti moltissimo, perlomeno pubblicamente, credo di essere stato equilibrato, in questi mesi ho avuto una grande crescita. Dai giocatori, anche quelli a cui ho dato meno spazio, ai dirigenti, mi gratificano gli attestati di stima. Loro mi hanno visto lavorare tutti i giorni, poi quello che sarà sarà. Io non sono deluso, se vengo accostato a nomi così importanti, ai quali aggiungo Pioli anche perchè quando ho affrontato il Chievo ho detto che sapevano affrontare tutte le situazioni, sono onorato se vengo accostato a questi nomi. Chi fa calcio valuta se l’allenatore è adatto o no, competente o meno. Se una settimana fa avevo più forza di adesso lo reputo motivo di orgoglio, non credo che mi danneggi. Nel quotidiano non abbiamo mai parlato di queste cose, abbiamo solo lavorato e per me questo è stato motivo di orgoglio. Con la nuova dirigenza può essere anche che ci abbia già parlato ma che voi non lo sappiate, non voglio parlare di questo. Non ho bisogno di autosponsorizzarmi, non è detto che credo che allenare la Roma sia la cosa migliore per me in ogni situazione. Gli aspetti sono molteplici. Mi lusinga essere accostato ad altre squadre anche perchè ho iniziato adesso.
QUARTO POSTOSono tanti gli aspetti che sono mancati, la squadra è stata viva fino a Catania. Mi si rimprovera di non aver osato contro il Milan che ha vinto lo scudetto. A Catania, dove possiamo dire di aver toccato il fondo, avevo la squadra decimata. Ma secondo me non è questo che influirà la decisione per il mio futuro. Credo di essere ancora in lizza per allenare la Roma ancora, dopo un insediamento pieno di scetticismo. Sono anche molto cresciuto, ma le valutazioni che vengono fatte su di me esternamente vengono fatte su ciò che dico. Preferisco essere valutato da chi mi ha visto lavorare tutti i giorni.
PROMOSSI E BOCCIATISe questa squadra, costruita per lottare per lo scudetto, si trova a questo punto è perchè i giocatori non hanno dato il massimo. Tutti devono dare di più, me compreso. L’allenatore dell’anno prossimo dovrà far riscattare questi giocatori da un’annata deludente.
PRIMA ESPERIENZAIn Italia è più facile fare il giocatore che l’allenatore anche se è molto gratificante. In una piazza come Roma devi essere particolarmente equilibrato. A me piace il senso del dovere e che il giocatore abbia la voglia di prepararsi a vincere con rinuncie ed allenamenti, anche che abbia volgia di sacrificarsi.Mi piace il rigore. Poi mi piace una squadra propositiva, una squadra che faccia sempre la partita senza guardare l’avversario.Ho gestito bene le pressioni senza farmi condizionare dalle scelte. Non mi sento in sofferenza e riesco a calarmi sempre nella realtà in cui vivo e in cui sto, so valutare in questo senso. Chi vuole migliorare migliora e chi trova degli alibni nel cambio allenatore. Il secondo allenatore? Non lo so, io ho una situazione contrattuale particolare, devo valutare cosa mi viene proposto e scegliere. Certo mi piacerebbe fare l’allenatore perchè credo di essere cresciuto. In questi tre mesi ho fatto tanti anni di tirocinio. Quando ho fatto alcune scelte ho ponderato tutto e rifarei tutti. Certo magari cambierei la formazione della partite che abbiamo perso.
TURN OVERAbbiamo bisogno di fare almeno un punto, ma dobbiamo vincere per arrivare quinti. Mi dispiace aver dato poco spazio ad alcuni giocatori ma questo non toglie che tutti devono assumersdi le proprie responsabilità. E’ una partita da giocare e bidogna arrivare al risultato.
SABATINI-PIOLI – L’incontro non mi ha dato fastidio, nell’arco degli ultimi tre mesi ci sono state molte situazioni che potevano essere gestite diversamente. Non hanno sentito solo Pioli come è giusto, ma tanti altri. Ma è il calcio che è così e non mi da fastidio. Nel calcio ho imparato a non stupirmi, sono meno ingenuo.
TIFOSIIl rapporto con i tifosi è particolare, mai forzato e mi hanno sempre dimostrato affetto e stima. Sono stato sempre stimato come persona e li ringrazio a prescindere del mio futuro, anche se credo che possa non essere la mia ultima gara. Li ringrazio anche se domani non sarà uno stadio amico. Domani se fischieranno la squadra sentirò quei fischi anche miei.
DONINon ha fatto grossi errori e ha fatto anche molti buoni interventi. Lui ha pagato il suo passato
ULTIMO ANNO A TRIGORIASono legato alla società e alla città e ai tifosi, ma parlare di ipotesi non è opportuno.
MENEZI giocatori a volte sono bravi a trovare degli alibi, io ho avuto massima disponibilità da tutti nel quotidiano. Non credo che Menez ce l’abbia con me, ha giocato titolare nel derby, la gara più importanti per tutti. Lui le ha fatte tutte le partite nel suo ruolo, se non è riuscito ad esprimersi come sappiamo non credo sia colpa mia. Poi se si devono trovare degli alibi  ognuno fa i suoi interessi.
CICLO FINITOLa classifica non mente quasi mai nell’arco di un anno. Non so se sia finito un ciclo, ho la mia idea ma non la dico, ma di certo la classifica non mente, se non per qualche punto.


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