Da La Gazzetta dello Sport:
C’è l’accordo, ma non c’è ancora la firma. «E non arriverà in questa settimana» , annuncia il vicedirettore generale di UniCredit Paolo Fiorentino alle 22.15, uscito dallo studio legale Grimaldi. In estrema sintesi, è il risultato di un’altra giornata di trattative con Thomas DiBenedetto: le parti hanno trovato l’accordo su tutto, ma hanno bisogno di un ulteriore tempo supplementare. «Non stiamo trattando sul prezzo. L’accordo sulla parte economica c’è ed è ben saldo» , specifica ancora Fiorentino. DiBenedetto esce e fa l’ «ok» con la mano.Le parole ufficiali Il comunicato congiunto (Italpetroli-DiBenedetto UniCredit) arriva alle 23.40. Spiega cosa è successo e cosa accadrà: «Le negoziazioni hanno portato alla definizione dei termini fondamentali dell’operazione di acquisizione della partecipazione di controllo di AS Roma Spa. In base a tali intese, l’acquisizione dovrebbe essere completata da una società partecipata al 60%dalla Di Benedetto AS Roma LLC ed al 40%da UniCredit S. p. A. Si prevede che UniCredit possa cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani. Nei prossimi giorni si procederà alla stesura delle versioni definitive degli accordi ad oggi raggiunti, che prevedono anche impegni per il rafforzamento e lo sviluppo futuro della As Roma. La firma degli accordi è prevista entro i successivi 20 giorni, al fine di consentire alla Di Benedetto AS Roma LLC di presentare le garanzie convenute con riferimento all’adempimento degli impegni negoziati. Sino all’acquisizione di dette garanzie ed alla sottoscrizione degli accordi, non saranno forniti altri dettagli» . Traduzione. La struttura dell’operazione cambia perché le parti hanno concordato di costituire una società italiana (Newco) dove far confluire il 60%del gruppo DiBenedetto e il 40%di UniCredit, come richiesto già due settimane fa dagli americani. Gli accordi precedenti prevedevano invece che fosse la DiBenedetto LLC a rilevare tutto il 67%delle azioni giallorosse e a girarne il 40%alla banca. Questa variazione comporterà necessariamente la riscrittura di tutti i contratti, perciò DiBenedetto dovrà tornare negli Stati Uniti, sottoporre le nuove bozze ai suoi soci e ottenerne le firme. Passaggi scontati, ma lunghi. Quando il nuovo materiale sarà completo (e nel frattempo sarà stato inviato il deposito bancario), l’imprenditore italoamericano tornerà a Roma e finalmente si celebrerà il passaggio di consegne. Tutto questo si poteva prevedere? Probabile, se è vero che si tratta di «cose normalissime in qualsiasi trattativa di questo tipo» , concordavano ieri sera le parti. Ma allora, l’unica cosa che non torna è l’aspettativa che UniCredit nutriva in questa due giorni di trattative, trasferita pure al sindaco Alemanno, molto seccato. Evidentemente, ci passi la battuta, la banca ha sbagliato due conti. Ok, il prezzo è giusto Bazzecole, assicurano. Le parti preferiscono sottolineare gli accordi raggiunti: il prezzo non è cambiato, DiBenedetto non voleva uno sconto ma la possibilità — visti i debiti e il rischio concreto di non partecipare alla prossima Champions — di spostare una parte del denaro sul rafforzamento della squadra. L’ha ottenuta e la cosa non potrà che rendere felici i tifosi.