Da Il Romanista:
La svolta di Montella è arrivata tanto improvvisa quanto inattesa. Alzi la mano che si aspettava un rendimento simile con l’avvento dell’aeroplanino, un neofita della panchina che fino a un mese e mezzo fa aveva allenato solo i ragazzini. E invece lui ha smentito tutti, dimostrandosi un “giovanevecchio”(come lo ha definito qualcuno) o, per meglio dire, un giovane saggio. Prima ha ascoltato quello che gli aveva da dire la squadra, poi ha tirato le sue conclusioni, quindi ha vinto. E già, perché la sua personale marcia alla guida dei giallorossi è davvero da scudetto.
Andatevi a leggere i numeri e diteci se non è così: 10 i punti conquistati sui 12 disponibili, con i 2 persi che sono quelli in casa col Parma, dal quale la Roma si fece rimontare il doppiovantaggio con un crollo finale legato soprattutto all’uscita di Pizarro. Già, il cileno, che Montella ha eletto a suo allenatore in campo proprio come avevano fatto Spalletti e Ranieri (a parte quest’anno). Da quando è arrivato l’aeroplanino Pizarro ha sempre giocato (per un totale di 389’, Donetsk compreso) a parte quel secondo tempo col Parma che saltò per un infortunio che poi, per fortuna, si è rivelato meno preoccupante del previsto. Più in campo di lui c’è stato Doni (titolare in tutti i 434’ ufficiali giocati con Montella), rispolverato con una scelta che fa ancora discutere molti tifosi, anche perché a ben vedere Julio Sergio non aveva affatto demeritato. I 10 punti conquistati in campionato sono il frutto delle 4 gare utili messe insieme nel nuovo corso, 3 vinte (di cui due su due in trasferta più il derby dell’altro giorno) e una pareggiata, con 7 gol all’attivo (bilancio quasi in parità, 4 in casa e 3 fuori) e appena 3 al passivo (i 2 di Amauri all’Olimpico e quello di Giacomazzi a Lecce). Nella scomposizione di queste reti scopriamo che la Roma di Montella segna in modo quasi uguale tra primo e secondo tempo (4 gol fatti nei primi 45’, 3 nei secondi) e continua a subire sempre di più dopo l’intervallo, tanto che le 3 reti incassate sono arrivate tutte nei secondi 45’. Quanto ai marcatori è quasi inevitabile dire che il bomber principe di Montella è Totti, che con la doppietta alla Lazio ha segnato 3 reti nel nuovo corso. Lo seguono, con uno a testa, Juan, De Rossi, Vucinic e Pizarro. Crollo di Donetsk a parte, dunque, finora la marcia di Montella è davvero trionfale.