L’analisi de Il Corriere dello Sport rispetto all’intervista rilasciata da Claudio Ranieri all’Espresso. Frecciate velate, da parte del tecnico, a David Pizarro ed elogio a Nicolas Burdisso. Testuale:
Claudio Ranieri è tornato a parlare della Roma in un’intervista rilasciata a ‘L’Espresso’ in edicola oggi. Ecco alcuni passaggi. Rinnovo contrattuale. «Sia la Sensi sia gli uomini di Unicredit me lo avevano proposto. Non è stato possibile, ma a me interessava relativamente. Sarebbe stata soprattutto un segnale diretto alla squadra: quando venti persone sanno che sei in bilico per mantenere armonia generale serve saldezza d’animo ». Perchè è saltato il progetto. « Le troppe voci, le false no tizie, forse arriva questo, forse quello, domani firma Angelini, poi Angelucci, poi la notizia dello sbarco ame ricano ha propagato il caos definiti vo. La macchina è finita fuori strada e poi si è fermata ».
TOTTI E LO SPOGLIATOIO – I mugugni dei giocatori. « Ci sono state reazioni che andavano punite, calci alle borse, musi lunghi, labiali in diretta tv da sanzionare per dare un esempio. Non è accaduto e si è fornito il lascia passare all’anarchia. Non sono un personal trainer, alleno 25 persone. Un’infinità di litigi in campo. Non ag giungerei altro. L’anno scorso erava mo uniti, poi lo scenario è mutato ». Su Totti: « I quattro minuti di Genova li rifarei, era influenzato. Gioca chi è in forma e Totti è un campione che in un minuto può cambiare volto e sen so a una partita. Comunque non ab biamo mai litigato. Francesco è la bandiera della Roma e nello spoglia toio è probabilmente molto più solo di quanto non appaia ». Sugli infortu ni di Pizarro: « David da tempo ave va problemi al ginocchio. Più lo di fendevo, dandogli il tempo di guari re, più trovavo insinuazioni continue sui giornali. Siccome non sono un’idiota l’ho preso molte volte da parte: hai dei problemi con me? Risposta: No mister, nessun problema. Non mi guardava mai negli occhi. Io sono diverso, per me la sincerità è fondamentale ».
PREPARAZIONE – Marco Borriello, spiega, Ranieri, « voleva giocare sempre, ma non è che nel Milan fosse costantemente titolare. Lo faccio partire dal 1′ con il Napoli e non vede un pallo ne, due giorni dopo analizziamo la gara, glielo faccio notare e mi risponde: Ero stanco mister, venivo da tre partite consecutive. Allora non capi sco, forse sono tardo io: se sei stanco perché dovrei farti giocare anche la quarta e la quinta partita consecutiva? ». Difende la preparazione atleti ca: « Era semplicemente avveniristi ca, ma quando non conosci l’argo mento, sproloqui per convenienza, malafede o pigrizia. Capanna è un luminare, gli hanno attribuito anche il premio di categoria. Penso che questa squadra non ha bisogno di altri alibi, deve vincere tirando fuori tutto meno le scuse, altrimenti non ne usciranno e il mio gesto si rivele rà del tutto inutile ». Di Burdisso dice: « E’ tra quelli che mi è rimasto nel cuore. Un giorno parlai con la squadra: ‘Ho una convinzione, si gioca bene in base a come ci si allena, e lui pronto: ‘o mister, si gioca come si vive. Burdisso non si nasconde, ti guarda negli occhi sempre ». Nessun commento, per ora, della Roma.