Dal Romanista:
Adriano si pente ma il tempo delle scuse è finito: la situazione è irrecuperabile. Ieri, davanti ai microfoni di Sky Sport, il brasiliano ha spiegato il motivo per cui non si è presentato alla visita di controllo in programma domenica scorsa: «Avevo appuntamento sabato 26 in clinica, poi la visita è stata spostata a domenica 27 a Trigoria. Pensavo di dover fare le lastre, di avere bisogno di attrezzature che lì non ci sono. Ero arrabbiato, non sapevo cosa fare». Motivazioni seguite, poi, dal mea culpa: «Ho fatto male a me stesso, chiedo scusa a tutti. In questo anno mi sono fatto male tre volte, non sono riuscito a dare il mio contributo ai compagni e questo peggiora le cose. Giochi poco, pensi tanto e finisci per fare uno sbaglio. Oggi (ieri, ndc) però ho fatto tutto con il dottore ed è andato bene. Il futuro? Vediamo, con queste polemiche è difficile da capire. Se vogliono parlare sono qui, ripeto, ho sbagliato, ma a questo punto dipende dalla società». La società, però, non vuole più sottostare ai capricci e alla mancanza di professionalità. Oggi a Trigoria, infatti, si svolgerà la decisiva riunione per il futuro del giocatore. Da una parte Pradè e Montali, dall’altra l’agente italiano di Adriano, Roberto Calenda e, nel caso non riuscisse a garantire la presenza fisica, al telefono ci sarà Gilmar Rinaldi, il suo storico procuratore.