Dal Romanista:
«Non credo che sia un problema fisico. Lo è semmai di attenzione» sostiene Ciccio Graziani, a proposito della sindrome di cui è preda la squadra giallorossa.«L’anno scorso – dice – la difesa della Roma è stata tra le migliori in assoluto. Eppure, i giocatori erano gli stessi. Semplicemente, ci sono annate positive e altre meno».
Si è parlato di preparazione carente. Quella che ha fatto Ranieri l’estate scorsa non è diversa da quella fatta da Spalletti l’anno prima. Parliamo di staff professionistici ai massimi livelli, che è impensabile possano sbagliare. Ma soprattutto, nessuno pensi che una buona preparazione possa permettere di star bene tutto l’anno. Io ho il patentino di 1a categoria e mai mi sognerei di sostenere che quei 20 giorni di lavoro possano incidere su tutta una stagione.
E’ un problema di testa? Se guardiamo i gol subìti a Genova, ce ne sono un paio che non l’avrebbe presi neanche una squadra dell’Interregionale. Con Burdisso che marca Paloschi… cinque metri avanti e Riise fermo quattro metri dietro!
Allora, lo è di posizionamento? Già prima di Montella, Ranieri aveva lavorato molto sulla fase difensiva, visto che è dall’inizio dell’anno che dà problemi. Senza trovare, evidentemente, quella stessa quadratura che il reparto aveva un anno fa.
Contro il Parma si sono presi due gol in 5 minuti. Paura? Certamente sì. Perché perdi sicurezza, padronanza. Penso che la difesa della Roma avrebbe bisogno di un leader, come lo era Baresi nel Milan. Uno che detti i tempi e il cui movimento determini quello degli altri.