Dalla Stampa:
Juve, Samp, Palermo e Napoli sono già fuori. Inter, Milan e Roma stanno più di là che di qua, dopo i ko interni nell’andata degli ottavi. Nelle coppe, insomma, è sprofondo Italia. Dovesse fallire il triplice tentativo di rimonta esterna in Champions, Bayern-Inter del prossimo 15 marzo chiuderebbe con oltre due mesi di anticipo sulle finali la stagione del nostro calcio in Europa. Quasi un record, considerato che in tempi recenti di peggio capitò soltanto nel 2000/2001 quando Inter, Parma e Roma salutarono la Coppa Uefa negli ottavi il 22 febbraio, mentre Milan e Lazio le seguirono in Champions fra il 13 e il 14 marzo.
Se qualche speranza di evitare un’altra primavera da guardoni delle prodezze altrui in tv resiste ancora, il ko con eliminazione del Napoli ha invece ufficializzato il sorpasso nel ranking Uefa che temevamo da inizio stagione. Avevamo chiuso il 2009/2010 terzi per un pelo, conservando 4 posti nella prossima Champions soltanto grazie al successo dell’Inter sul Bayern nella finale di Madrid. Ora la Germania è passata davanti, già irraggiungibile con quei 8,122 punti di vantaggio che rischiano realisticamente di aumentare entro maggio. L’effetto concreto è un altro pugno nello stomaco per l’Italia del calcio, già provata dal fallimento dell’ultimo Mondiale affrontato da campione: nel 2012/2013 manderà soltanto tre club in Champions. Con il serissimo rischio di recuperare eventualmente il quarto chissà quando perché Inghilterra, Spagna e Germania è dal 2007/2008 che racimolano vantaggi cospicui sul nostro calcio in calo.
C’era una volta l’Italia padrona: prima nel ranking Uefa (che contabilizza i risultati delle 5 stagioni più recenti) dal 1986 al 1999, con l’eccezione del 2˚ posto del 1990. Poi, dal 2000, ha cominciato a vincere poco (3 Champions) e soprattutto a snobbare pesantemente la Coppa Uefa, poi diventata Europa League. Non scendeva sotto il 3˚ posto dal 5˚ del 1984, quasi preistoria. Ora, per riagganciarsi alle locomotive d’Europa, avrebbe bisogno di collezionare almeno due annate consecutive ad altissima velocità. Roba da fantacalcio, visto il trend. Intanto, sa già che con ogni probabilità il prossimo settembre ripartirà con più di 10 punti di distacco da tedeschi e spagnoli e quasi 20 dagli inglesi. Con la Francia, oggi quinta, sempre più minacciosa.
L’unica consolazione è che forse nemmeno impegnandosi a fare peggio di quel poco che sta combinando da tempo, l’Italia delle coppe riuscirebbe a scendere più in basso. I tre posti in Champions, infatti, sono garantiti dalla 4ª alla 6ª posizione del ranking: il Portogallo, oggi 7˚ nella proiezione per la prossima stagione, sta a un tranquillizzante -11,5. E pure russi, ucraini, olandesi, greci e turchi negli ultimi anni hanno mediamente raccolto meno di noi. Colpa delle tre nazioni leader: hanno tante squadre che corrono troppo forte. Lo stanno facendo anche quest’anno.