Dal Romanista:
«Today, coach Claudio Ranieri is reported to have resigned following his 4-3 loss to Genoa». Se qualcuno (per assurdo) teme che la voce sulle dimissioni di Ranieri, e il conseguente trambusto societario, non sia giunta a DiBenedetto, basta che si vada a leggere cosa sta scrivendo in queste ore la stampa nordamericana. Scherziamo, ovviamente. DiBenedetto non ha avuto alcun bisogno di leggere la versione on line del bostoniano Examiner per sapere cosa sta accadendo alla “sua” società. Ci ha pensato Unicredit a informarlo. Su tutto. Comprese le soluzioni che venivano prese. Non c’è nulla di cui stupirsi, la banca fa da intermediario già da qualche tempo tra la cordata guidata dall’italoamericano Tom DiBenedetto e i massimi dirigenti di Trigoria. DiBenedetto, però, non ha avuto alcuna voce in capitolo sulla scelta dell’Aeroplanino. La decisione è stata sì presa collegialmente dal management giallorosso, in primis quindi da Rosella Sensi. Ma in questo collegio non figurava nessun Roma, «è il presidente che deve valutare la mia posizione, non io. Devo solo lavorare e fare il mio meglio. Questo è il calcio, bisogna essere in grado di gestire questo momento con fiducia. Abbiamo 180’ per vincere la partita di Champions League e mantenere via la nostra stagione». Proprio ieri, il britannico Daily Mail sosteneva che «la Roma sonderà presto il terreno con Ancelotti e lui prenderà in seria considerazione la manifestazione di interesse». L’indiscrezione trova conferme in ambienti finanziari legati agli americani. Se Ancelotti è il possibile futuro allenatore della Roma, è un autentico rompicapo la rosa che sarà ai suoi ordini.