Dal Romanista:
Ore 22.35 di mercoledì 16 febbraio. Riparta da quel momento, la Roma. Riparta dal fischio finale della pessima partita contro lo Shakhtar e da quel coro “Sotto la Curva, la Roma sotto la Curva” cantato a squarciagola dalla Sud. Ci sono andati, i giocatori della Roma. E si sono beccati fischi su fischi. E un canto: “Tirate fuori le pa…” che deve – deve – essere il monito da qui alla fine della stagione. Perché bisogna tentare di salvare il salvabile, dopo aver buttato quasi tutto all’aria in sole due settimane (giorno di Roma-Brescia, era il 2 febbraio): conquistare un posto in Champions in campionato, andare in finale di Coppa Italia e poi tentare un miracolo – perché di questo si tratta – l’8 marzo nella gara di ritorno a Donetsk. Servirà vincere con almeno due gol di scarto: vista la Roma di ieri pare difficilissimo. Ranieri dà fiducia alla coppia d’attacco formata da Totti e Vucinic, con Menez schierato inizialmente a destra e poi libero di spaziare alle loro spalle.