Dopo questa sconfitta si parlerà molto di moduli e di rombo, che va oppure no. Con il Bayern funzionò a meraviglia, soprattutto nel secondo tempo. A Palermo per niente, anche perché la Roma ha fatto la partita contro l’avversario sbagliato, quel Palermo che si esalta se gioca in contropiede. In Sicilia bisognava stare attenti a non scoprirsi per non lasciare quelle praterie nelle quali la squadra di Delio Rossi va a nozze. Tanto è vero che in casa ha fallito contro il Cagliari (0-0) e il Lecce (2-2), due squadre che si chiusero togliendogli gli spazi. E ora, come scrivevamo all’inizio, si parlerà molto del modulo e il discorso finirà inevitabilmente con il coinvolgere Pizarro, che ieri rientrava da titolare e che per molti rallenta troppo le ripartenze della squadra, che senza di lui verticalizza di più e subito. Strano giudizio per uno che nella rimonta dell’anno scorso veniva considerato un insostituibile, anche se i numeri di quest’anno gli sono contrari. Col cileno, infatti, la Roma ha giocato 9 gare del torneo 2010-11 con 2 vittorie (contro Inter e Genoa), 3 pareggi (con Cesena, Bologna e Parma) e 4 sconfitte (a Cagliari, Brescia, Napoli e Palermo). In Champions ha disputato 4 partite con 2 vittorie (all’Olimpico col Cluj e col Bayern, contro il quale la rimonta fu completata dopo il suo ingresso in campo) e 2 sconfitte (con Bayern Monaco e Basilea).
Modulo Roma: problema Pizarro?
di 29 Novembre 2010Commenta