Così diversi, così uguali. In comune, i due, hanno tante cose, eppure l’argentino Javier Pastore e il francese Jeremy Menez sono due calciatori distinti e separati. Sono entrambi giovani (Pastore lo è un po’ di più), sono (molto) bravi tecnicamente e con il pallone tra i piedi possono/sanno fare ciò che vogliono. Palermo e Roma, nel bene e nel male, dipendono sempre più dalla loro classe. Che, in entrambi i casi, è nettamente superiore alla media. Chi sostiene che J&J siano tra le poche cose belle offerte da questo campionato non è lontano dalla realtà. Il loro calcio è arte, è bellezza allo stato puro, piccoli capolavori in serie da incorniciare e consegnare alla storia. Il colpo di tacco di Pastore per Pinilla-gol nella partita contro il Genoa oppure l’accelerazione di Menez che l’altra sera all’Olimpico ha portato al gol di Borriello contro il Bayern sono la prova che c’è ancora la possibilità di vedere e fare del buon calcio, non mediocre pallone. Domenica sera, al “Barbera”, i due saranno avversari, l’uno contro l’altro, anche se i faccia a faccia non saranno molti. L’argentino e il francese si piazzeranno alle spalle delle due punte scelte da Delio Rossi e Claudio Ranieri e da lì comanderanno la fase offensiva della propria squadra. (…)
Palermo-Roma e i due fenomeni
di 26 Novembre 2010Commenta