Fabio Simplicio, centrocampista della Roma, ha parlato al canale telematico giallorosso Roma Channel per fare un bilancio dei suoi primi mesi nella capitale.
“Il primo giorno è stato già bellissimo, per me era un sogno. Per me è un piacere sapere che certi giocatori brasiliani hanno fatto la storia a Roma. L’ho detto che sono venuto per far parte della storia giallorossa”.
Il motivo della tua lunga assenza?
“Sono venuto dopo due mesi di infortunio da Palermo. Pensavo di guarire presto ma era più grave del previsto. All’arrivo a Roma stavo bene, ma poi quando ho cominciato a caricare ho sentito più dolore. Ora sono al 100%. Unghia? No, no..Erano altri problemi”.
Roma come la trovi?
“Io giravo a Roma quando c’era la sosta. Ora preferisco stare a casa con la famiglia. Quando ci sarà un momento di tranquillità, la girerò meglio. Preferisco sempre stare tranquillo con la famiglia, in trasferta sto fuori 2 giorni e quando torno voglio stare con la famiglia”.
Roma assomiglia a San Paolo?
“Si nel traffico (ride, ndr)…Tornerò in Brasile per Natale” .
Il primo gol con la Roma?
“Sensazione grandissima, è arrivato contro una squadra forte. Ho sbloccato il risultato, ma la squadra è stata grande”
Hai segnato 36 reti in carriera, ti senti un centrocampista offensivo?
“Faccio un po’ di tutto, sono uno a cui piace essere a disposizione, lottare per la squadra”.
Ruolo preferito?
“Qualche metro più avanti, così ho più possibilità di segnare”.
Con il Parma una stagione segnasti 10 gol
“Calciavo anche i rigori”.
Sei arrivato a Parma grazie a Sacchi…
“E’ una persona precisa. Mi disse: “Qua devi entrare. O pallone o il resto”. Nelle prime tre partite ho preso tre cartellini, mi ha detto qui qualcosa dobbiamo cambiare”.
Quanto è importante fare gruppo anche con gli altri brasiliani?
“Per me è una novità, è una cosa che mi fa molto piacere. All’inizio era difficile visto che non giocavo. La possibilità di ridere, di scherzare mi ha fatto bene. Per voi italiani forse non è normale vedere che ridiamo sempre. Io sto spesso anche con De Rossi, Perrrotta, ma anche Pizarro che fanno gruppo”.
Le impressioni sui compagni?
“Da avversari mi davano fastidio. Da loro ti aspetti di tutto. Oggi vicino a loro vedo che sono fenomeni. Anche quando non giocavo, vedevo che facevano la differenza”.
Analogie tra te e Pizarro?
“Io sono un po’ diverso. Io vado di più, lui ha più i tempi con un dribbling, una finta cambia tutto”.
I tuoi figli?
“Mia figlia mi ha chiesto di mandargli un bacio dalla telecamera. Il piccolo comincia ora a camminare, ma sembre portato”.
La tua compagna?
“Si mi segue, ma ora il piccolino gli dà molto da fare. La domenica viene, in mezzo alla settimana è più difficile”.
Ti danno i voti?
“No, lei sa come prendermi”.
Hai conosciuto Marco Delvecchio…
“E’ spettacolare. Lui è un grande”.
Qual è il tuo rapporto con Ranieri?
“Si vede che è uno che cerca di caricare. E’ una persona che con i giocatori cerca di spiegare bene tutto ciò che uno deve fare”.
Quando stavi fuori?
“Lui ha sempre detto che aveva bisogno di tutti per le tante competizioni. Io allora ho cercato di lavorare il doppio. Ora sono soddisfatto”.
Come mai l’avventura alla Roma non è partita bene?
“Il problema degli infortuni. Io ne ho avuti e anche Adriano. C’era l’aspetattiva di fare meglio dell’anno scorso. De Rossi e Juan hanno fatto il Mondiale, potevano essere stanchi. Non hanno fatto tutta la preparazione”
Adriano, sei spesso con lui. per i brasiliani è un idolo…Come lo vedi?
“Ha voglia di tornare ad essere grande. Quando ho saputo che veniva alla Roma, non ci ho pensato due volte ed ho firmato anche io. Cerchiamo di stargli vicino. Ha bisogno di affetto. Noi brasiliani non vediamo l’ora che segni”.
Anche Juan gli sta vicino…
“Hanno giocato insieme al Flamengo, poi ha tanta esperienza sono un suo fan. Ti dice sempre cose importanti come Doni, che sta fuori, ma che ti sta sempre vicino. Mi ha regalato parole importanti”.
Questo è in generale un gran bel gruppo
“E’ veramente spettacolare, anche quelli che non giocano come Loria che è troppo bravo. Anche loro sono lì ad allenarsi bene. Sono sempre pronti per il Mister. Poi si scherza con Cassetti, Vucinic, Borriello. I più simpatici sono Cicinho e De Rossi”
Palermo. L’anno scorso hai fatto un grande gol contro il Parma in maglia rosanero…Eri commosso
“Mi hanno chiesto di andare a Milano per firmare con l’Inter, ma poi è saltato tutto, sono tornato a Palermo. Mi hanno chiamato mercenario. Per me era difficile. Poi ho segnato al Parma, che mi ha aperto le porte. E’ una situazione che non mi piace ricordare. La stessa gente però mi ha applaudito”.
Il debutto in Champions?
“E’ bellissimo. La canzone è stupenda. E’ differente dalla Copa Libertadores. Adesso sono più tranquillo. La prima volta da titolare è stata una giornata particolare”.
Eri quasi riuscito a segnare nel derby. Che emozione è stata nella stracittadina.
“Per me è fare la storia positiva. La squadra ce l’abbiamo, se ce lo mettiamo in testa possiamo arrivare a vincere. Il Campionato è molto difficile. Ma se siamo convinti ce la possiamo fare”.