Guido Masetti fu il terzo capitano della storia giallorossa. Nato a Verona il 22 novembre 1907, iniziò la sua carriera calcistica con la maglia della squadra della sua città natale, l’Hellas Verona. Dopo un breve periodo da centrocampista, capì che il suo futuro sarebbe stato tra i pali. Giocò per un anno a livelli non agonistici con il Cavour, club che egli stesso fondò. Nel 1930 si aprirono le porte di Testaccio: esordì in serie A con la maglia della Roma il 28 settembre 1930 contro il Modena (1-1). Masetti viene ricordato ancora oggi per essere stato uno dei giocatori più fedeli e attaccati ai colori giallorossi; indossò la fascia da capitano e giocò con la Roma ben 339 partite. Aveva un carattere allegro, amava fare scherzi negli spogliatoi e tutti i suoi compagni lo reputavano un grande capitano; la sua esuberanza e voglia di vincere arrivò anche ai tifosi che gli stettero sempre vicino sapendo che con lui in squadra sarebbe arrivato il primo titolo di Campioni di Italia: nella stagione 1940-1941, la Roma vinse lo scudetto. Masetti fu anche due volte Campione del Mondo nel 1934 e nel 1938, anche se non giocò nessuna partita: era infatti il terzo portire dietro a Gianpiero Combi e Aldo Olivieri. Con la casacca azzurra giocò solo due partite in carriera, entrambe contro la Svizzera. Nel 1943 iniziò un nuovo ciclo: fu giocatore-allenatore della Roma, ma con lo scoppio della guerra il torneo venne interrotto; in quel periodo vinse due volte il campionato Romano nel 1943 e nel 1945. Finita la guerra, Masetti si trasferì a Gubbio dove, ancora come giocatore-allenatore, raggiunse nella stagione 1946-1947 l’unica promozione in serie B della squadra umbra. Ritornato sulla panchina giallorossa nel 1950, furono apprezzatissimi, ma vani, gli sforzi per evitare la retrocessione. Continuò la sua carriera da mister al comando del Palermo e nel 1955 del Colleferro. La sua ultima apparizione nel mondo del pallone non poteva che essere giallorossa: tornò ad allenare la squadra capitolina durante la tribolata e difficile stagione 1956-1957, subentrando a Gyorgy Sarosi dopo la trentesima di campionato. Finì così sedutosi per la terza volta sulla panchina della Roma la sua carriera da allenatore. Morì nella capitale il 27 novembre 1993.
Nonostante i trofei vinti quello che più rimase nel cuore del terzo capitano fu il calore del popolo romanista che cantava così: “Volk segna e Masetti non fa segnare”, un amore sempre corrisposto:“L’affetto della folla romanista è stato per me il maggior conforto della mia carriera. Esso mi ha sostenuto sempre, mi ha spronato a prodigare ogni mia forza per la grandezza dell’A.S.Roma. Ho la più profonda gratitudine per gli sportivi della Capitale…”(Guido Masetti)
Anna Giulia Ruggeri
Guido Masetti il terzo capitano…
di 9 Novembre 2010Commenta