“Tra Roma e Lazio non c’è divario“. Ranieri lancia la sfida e apre le ostilità di una stracittadina che ha capovolto gli equilibri rispetto all’ultima volta. Lazio prima, Roma in difficoltà e alla ricerca della prima vittoria in trasferta in campionato: “I ragazzi vogliono trovarla domani“, assicura il tecnico. Che rilancia: “Tra noi e loro non c’è divario, è solo un momento di classifica. Lottiamo entrambe per il vertice della classifica. Ora sono avanti loro, alla fine vedremo”. Il distacco non spaventa Ranieri: “Io guardo la Roma, della Lazio non mi interessa. Non faccio paragoni, la Roma è la Roma. Ci stiamo ritrovando tra mille difficoltà. Segno che i giocatori tengono a maglia e tifosi. Dobbiamo essere uniti per riportare la Roma in alto“.
La buona notizia di oggi è il recupero di Burdisso: “Ci sarà, non ho dubbi“, assicura Ranieri. Che, però, perde Juan: iul brasiliano ha ancora dolore e dovrà restare a guardare. Recuperati, ma soltanto per la panchina, Pizarro e Brighi. Risolti a tempo di record i problemi muscolari: “Si vede che non erano gravi“, punge il tecnico, attaccato sulla preparazione per i continui guai fisici (arrivati già a venti). Per il resto, confermato il 4-3-1-2, soprattutto se la Lazio dovesse scegliere lo stesso schieramento. Davanti a Julio Sergio, la linea a quattro con Burdisso e Mexes centrali e Cassetti-Riise esterni. De Rossi sarà il regista della squadra con Simplicio e Perrotta ai lati, mentre Menez agirà da trequartista dietro Vucinic e Borriello, al primo derby romano, dopo aver giocato già quelli di Genova e Milano. In alternativa, pronto il 4-4-2 classico, che sposterebbe Menez sulla destra, “perché mi ha detto che preferisce giocare da quella parte“. “Attenzioni particolari per Mauri? No, per tutti“, bluffa Ranieri. Perché la mossa a sorpresa potrebbe essere De Rossi in copertura sul centrocampista, l’uomo in più di Reja, che consentirebbe di limitarne gli inserimenti senza palla e ripartire rapidamente.
In settimana, a tenere banco le polemiche Totti-Rocchi. “Chiacchiere“, le liquida Ranieri, che cancella il passato e carica la tensione: “Che il derby è una gara come le altre lo dice Zeman. Le partite non sono tutte uguali, il derby è il derby. Favorite non ce ne sono mai nel derby, è una gara a sé. Non abbiamo avuto tempo di pensarci troppo, avevamo la Champions. Io lo vivo solo da giovedì mattina, serenamente. Con voglia di batterli, come sempre“. Per Ranieri, però, una vittoria non sarebbe quella della svolta: “La svolta è arrivata a Brescia, dove non siamo riusciti a vincere“. La gara dei torti arbitrali, per chi lo avesse dimenticato. In queste ore si parla molto di sicurezza. Ranieri pensa al pubblico: “Spero sia uno spettacolo di sport, sport puro. Mi auguro di vedere
molti bambini e che ci si fermi agli sfottò“. Infine, sull’arbitro: “Morganti è un grande arbitro, autorevole e deciso, incute rispetto“. Ormai, è già derby
Ranieri è fiducioso
di 6 Novembre 2010Commenta