È accaduto con l’Inter, il 25 settembre scorso. E la Roma ha vinto l’unica gara delle sei disputate finora. Certezze sulla formazione di stasera esistono solo per quanto riguarda la retroguardia, composta davanti a Lobont da Cassetti, Nicolas Burdisso, Juan e Riise. Una consolazione e un ricordo più concreto che scaramantico per l’allenatore di San Saba, rimasto in silenzio stampa nella vigilia del match. Ranieri sembra orientato a riproporre il 4-4-2 ma, in virtù del precario stato di forma generale, non sono escluse sorprese dell’ultim’ora.
Nella lista dei convocati non figurano i nomi degli infortunati Julio Sergio, De Rossi, Vucinic, Adriano e Guillermo Burdisso, mentre tornano disponibili i due squalificati dell’ultimo match giocato a Napoli: Perrotta e Mexes. Ma a preoccupare l’ambiente romanista, oltre al folto gruppetto di assenti, sono le condizioni fisiche di almeno due convalescenti, a rischio impiego fino all’ultimo minuto. David Pizarro e Jeremy Menez recuperano proprio in extremis, nonostante siano rimasti precauzionalmente a riposo anche durante la rifinitura atletica di ieri. L’undici di partenza sarà molto condizionato dai loro provini di stamattina e nelle decisioni si terrà conto anche del prossimo impegno alle viste in Champions League con il Basilea.
Se Menez può subentrare a gara in corso, Pizarro dovrebbe farcela per giocare dal primo minuto e, nel caso in cui il tecnico preferisse il centrocampo a rombo, il «Pek» ne sarà il vertice basso con il rientrante Taddei e Brighi intermedi e Perrotta a ridosso di una coppia d’attacco quasi obbligata: Totti e Borriello, quest’ultimo un ex particolarmente smanioso di mettersi in mostra ancora una volta all’Olimpico e trascinare la squadra lontano dalle sabbie mobili della classifica. Qualora, viceversa, la linea mediana fosse schierata in linea, Perrotta fungerebbe da ala tattica sulla fascia sinistra, sulla verticale di Riise, in aiuto al norvegese per controllare le sortite di un esterno offensivo di spinta come Rafinha, che Ranieri teme non poco.
Nonostante l’appello di Rosella Sensi («In questo momento delicato i tifosi devono stringersi intorno a squadra e allenatore», aveva detto la presidente qualche giorno fa) stasera lo stadio Olimpico non fornirà il colpo d’occhio delle migliori occasioni: sugli spalti sono previsti, oltre ai circa 18 mila abbonati, non più di 15 mila spettatori paganti.
L’imperativo è vincere, senza andare troppo per il sottile. La Roma ricomincia dal Genoa, inseguendo quei tre punti vitali che la facciano riemergere dai bassifondi della classifica in cui è precipitata dopo il disastroso avvio di campionato. E Claudio Ranieri riparte dopo la sosta dalle poche certezze rimaste, cominciando dalla difesa. Cifre alla mano, quello giallorosso è il reparto più perforato della serie A (ben 11 i gol incassati), ma soltanto una volta ha potuto contare sui titolari.