La mossa napoletana prevede un colpo di anche, ventre e seno. Possibilmente, di una deliziosa fanciulla. Quella di Ranieri, la sostituzione di Menez con Brighi. A occhio e croce, al San Paolo la prima avrebbe destato sicuramente meno scalpore della seconda. Perché quando all’intervallo il tabellone luminoso ha indicato il 94, il numero di maglia di Geremia, non c’è un romanista che non si sia domandato: ma perché? Tatticamente, Brighi si posiziona davanti alla coppia De Rossi-Pizarro. Il modulo non viene stravolto, ma cambiano le qualità e le caratteristiche degli interpreti. Nonostante sia bravissimo negli inserimenti offensivi, Brighi ha un’indole certamente meno offensiva del jolly francese, che nel primo tempo non era stato nemmeno così malaccio. Geremia è quel calciatore che dà genio a un gioco lento e prevedibile, seminando fantasia e ingannando le difese avversarie. «Volevo più profondità», spiegherà a fine partita Ranieri. «Matteo si inserisce benissimo negli spazi. A Menez avevo chiesto di accompagnare Borriello, lo abbiamo fatto molto bene con Brighi».
Menez-Brighi: una sostituzione che fa discutere
di 4 Ottobre 2010Commenta