Da Il Corriere dello Sport:
Al fischio finale di Morganti se ne è andato di corsa negli spogliatoi, dopo aver ricevuto ´l’abbraccio del fisioterapista Cotti e uno sguardo d´intesa con Pellizzaro, il compagno di mille battaglie. Claudio Ranieri ha vinto la sua partita più importante, ha ritrovato la Roma che con questi tre punti può ripartire e guardare avanti con ottimismo: «E´ presto per dire che la Roma sia guarita. Ha preso una buona medicina. Battere l´Inter fa sempre bene, i ragazzi ci hanno sempre creduto, fino in fondo. Questa è la vittoria della volontà, dell´abnegazione, di un gruppo unito ». Ha imbrigliato l´Inter sul piano tattico. A cominciare dalla mossa di Perrotta su Maicon: «Loro hanno avuto buone occasioni da gol, noi abbiamo vinto all´ultimo respiro. Ma la squadra è coesa, c´è stata una grande prestazione da parte di tutti. I primi a soffrire sono i giocatori quando le cose non vanno e non sanno spiegarsi il perchè.
Quello spirito l´avevo ritrovato anche a Brescia. I ragazzi lo sanno, possono vincere contro chiunque. Siamo sulla buona strada. Non stavamo benissimo e questo risultato sarà importante perchè ci darà entusiasmo. Ma ora abbiamo una partita importante martedì con il Cluj ». Minimizza il caso Totti, che non ha preso bene la sostituzione: «Francesco aveva lottato come un leone, era un punto di riferimento per tutti noi. Il cambio è stato un azzardo, non perchè stava giocando male. Ma ho preferito inserire Vucinic che con la sua velocità poteva mettere in difficoltà la difesa nerazzurra che era stanca e lenta. Lucio aveva qualche problema, non scendeva mai. Ci può stare che Totti sia deluso, a mente fredda sarà più tranquillo. Non credo che diventerà un problema, è un ragazzo intelligente. Aveva fatto una partita stupenda, da capitano, ma in quel momento avevo bisogno di tentare il tutto per tutto. Credo che pur amareggiato Francesco capirà, i tre punti gli renderanno la serata meno amara» . A Totti aveva chiesto una posizione più arretrata: «Ne avevamo parlato di giocare più basso, tra le linee, perchè la differenza sostanziale di questa Inter da quella di Mourinho è che quella rientrava sempre con tutti i giocatori e questa riparte subito. Quindi Totti in quella posizione poteva creare difficoltà » . Chiarisce anche il caso Adriano: «Lo avevo chiamato dopo il riscaldamento. Gli ho detto sei pronto? Mi ha detto che non si era riscaldato abbastanza, allora l´ho chiesto a Baptista e lui mi ha detto che se la sentiva. Non potevo aspettare» . Con il 4-4-2 è riuscito a far ripartire la Roma: «Non ho mai sposato un modulo, io scelgo i giocatori. Non avendo un modulo fisso mi sono sempre adattato ai giocatori che ho, sempre con equilibrio. Certo, mi piacerebbe giocare anche con il 4-3-3 ma se non riusciamo a tornare sulle fasce ci scopriamo sugli esterni. Non sono ancorato a un sistema di gioco, l´importante che la squadra sappia adattarsi » . Ha ritrovato la sua squadra: «Le differenze con l´Inter si sono viste, ma noi ci abbiamo messo più rabbia. Il ritorno della Roma, anche sul piano del gioco, è dovuto al fatto che ho recuperato giocatori importanti. Contro l´Inter c´era un solo giocatore nuovo in campo, Borriello» . Promuove Morganti dopo la bufera di Brescia: «Ottimo arbitraggio, a me Morganti è sempre piaciuto» . Prova a disegnare nuovi scenari per la Roma: «Io penso che questa squadra debba cercare di migliorare quello che ha fatto lo scorso anno, sarà più difficile perchè anche le altre si sono rinforzate e sono partite a mille all´ora» .