I fantasmi di Trigoria hanno nomi e cognomi. Brutte copie di leader ammirati nelle passate stagioni – da Juan e Mexes a Pizarro e De Rossi – o eterni incompiuti come Menez, punti di forza che la Roma sta perdendo per strada. I risultati vengono di conseguenza: zero vittorie in cinque partite ufficiali e dodici gol incassati, solo nella stagione 1950/51 si era partiti con numeri peggiori di questi. Che succede? Dei problemi generali si è detto e scritto: pessima condizione atletica, ansia da vittoria, caos societario. Nell’analisi di alcuni singoli si trovano altre risposte alla crisi. Partendo dalla difesa e da Juan, tornato dal Mondiale con le pile scariche. Dopo una stagione straordinaria, ora sembra quasi nascondersi nelle pieghe di una difesa colabrodo. I problemi di Juan sono più mentali che fisici: in Sudafrica ha perso forse l’ultima occasione di salire sul tetto del mondo con il suo Brasile. Peggio di lui sta Mexes. In ritardo sin dai primi giorni del ritiro e sempre più lontano dal progetto della Roma. Il contratto in scadenza e i dubbi sul rinnovo pesano sul suo rendimento. Mexes ha sprecato l’occasione di domenica con una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia giallorossa.
Roma: brutta copia di una squadra
di 21 Settembre 2010Commenta