Le dichiarazioni di Kalle Rummenigge su Francesco Totti a poche ore dalla sfida che opporrà i vicecampioni d’Europa del Bayern Monaco alla Roma. Da La Gazzetta dello Sport:
Quattro punti in tre giornate sarebbe il peggior avvio di campionato del Bayern negli ultimi 44 anni, se non ci fosse stata l’infelice partenza dello scorso anno, quando il debuttante Louis van Gaal accumulò due punti su nove e poi impose l’acquisto di Arjen Robben. Certo è che la squadra più rappresentata nelle finali del Mondiale (11 giocatori) non è a posto fisicamente e mentalmente.
«Paghiamo la Coppa del Mondo, ma non siamo già stanchi, come sento dire. È il contrario: non siamo ancora in forma», racconta Karl Heinz Rummenigge, a.d. del club. «Battiamo la Roma e almeno la Champions sarà più agevole».
Il Bayern vicecampione d’Europa si ripresenta dopo la finale di Madrid senza acquisti. Pensate di essere già troppo forti?
«No. Alcuni giocatori ci interessavano, il posto di terzino sinistro è un po’ scoperto, volevamo Coentrao del Benfica, ci hanno chiesto 30 milioni. Con queste cifre si danneggia il calcio, io preferisco stare tranquillo ma non seguire una rotta assurda. Abbiamo rinunciato, proseguiamo con questa rosa, anche se non ha ancora potuto lavorare insieme con frequenza».
Se al Bayern manca la condizione, alla Roma mancano troppi giocatori e anche i risultati. Chi sta peggio?
«Non so, quando ho sentito il risultato di Cagliari mi sono stupito. Ma la Roma non è da sottovalutare, è l’ostacolo più duro e ricordo sempre che un girone facile è di solito il più complicato. Le grandi d’Europa stanno tutte soffrendo in questo inizio. E anche se a Ranieri mancano alcuni giocatori, il gruppo ha molta qualità, partendo da Totti. Non si arriva per caso secondi in serie A».
Nell’era degli idoli che ogni tre giorni chiedono la cessione, come giudica la carriera di Totti, sempre giallorossa.
«Totti è un grande esempio positivo».
O è uno che ha rifiutato l’occasione di mettersi alla prova e magari vincere altrove?
«No, non credo che la sua sia stata una scelta di comodo. Non ha perso nulla, restando sempre nel club della sua vita. Ha anche vinto, ma soprattutto ha ricevuto in cambio l’amore continuo dei suoi tifosi. Il suo comportamento oggi non è più la normalità».
Si riferisce a Ibrahimovic?
«Ha deciso lui, non entro nelle scelte personali. Ma uno come Totti va elogiato. Ce ne sono pochi come lui».
Nel Bayern gioca Diego Contento, figlio di italiani, manazionale juniores tedesco: la Figc non si è mai fatta sentire per una convocazione?
«No, ma una chiamata in una nazionale maggiore è prematura. E se gioca nell’Under 21 non si chiude la possibilità di cambiare nazionale. Diego è serio, ma deve crescere. Spero possa decidere lui e non un conflitto fra federazioni».
Stasera il Bayern è senza Ribery squalificato e Robben infortunato. A proposito: ha firmato la pace conla federazione olandese?
«Ci siamo incontrati, ma senza trovare un accordo. L’infortunio di Robben è un danno sportivo ed economico per noi. Ècolpa loro: era già k.o. al Mondiale e non doveva più giocare, quindi una soluzione va trovata, altrimenti faremo causa».
Sia sincero: voi dirigenti dei grandi club vorreste abolire il Mondiale e tornei vari?
«No, però esigiamo rispetto e solidarietà. Gli allenatori non possono lavorare se già un mese dopo il Mondiale ci sono tre partite delle nazionali dopo due sole giornate di campionato. Non posso giudicare gli avversari in Champions, non posso dire se l’Inter campione è più o meno forte, perché nessuno, tra le favorite, ha potuto unire costantemente tutta la rosa da luglio a oggi. Non cerchiamo il conflitto con Blatter, masoltanto rispetto. Così non si può continuare».