Il patto firmato da Italpetroli e Unicredit consiste in una puntuazione. Entro il 20 luglio verrà siglato l’accordo che disciplinerà i dettagli. Rosella Sensi rimane pro tempore in sella alla Roma, mentre all’advisor Rothschild sarà affidato da subito il mandato a vendere il club. La cessione della Roma servirà a completare il rientro del debito, che la holding deve a piazza Cordusio. Qualora la figlia dell’indimenticato Franco Sensi avesse lasciato la presidenza, prima del passaggio di consegne al futuro compratore, la Roma avrebbe subito un deprezzamento. Il vuoto di potere, in sostanza, non sarebbe convenuto a nessuna delle parti. Per la Sensi si è trattato di una decisione dolorosissima, ma inevitabile.
SDS
Rosella Sensi e il patto doloroso
di 8 Luglio 2010Commenta