Dal Romanista:
Sospinge il trolley con l’imbarazzo di chi non si aspettava un’accoglienza da star. Alle prime domande abbassa lo sguardo un paio di volte. E poi sfoggia un timido sorriso magico. Perché il treno dei desideri passa una volta sola, e Simplicio lo sa. «La Roma? Sì, è l’occasione della mia vita». Gli affidano una sciarpa giallorossa. La solleva, la custodisce, la protegge. Ma quasi si vergogna di tanto clamore: io sono semplicemente Simplicio. Dovevano arrivare insieme, gemelli siamesi del futuro romanista. Un intoppo burocratico sul passaporto del figlio dell’Imperatore ne ha sancito la separazione. Adriano atterrerà domani, Simplicio è qui. Per il centrocampista, forse, è stato meglio così. Le telecamere, oggi, sono tutte per lui. Il suo volo AF1504 San Paolo-Parigi-Roma plana su Fiumicino intorno alle 12,30. Un’ora di attesa per ritirare i bagagli, poi il team manager della Roma, Salvatore Scaglia, lo prende “sotto scorta”.