Dallo studio legale del presidente del Collegio Arbitrale, Cesare Ruperto, alle stanze di Villa Pacelli. Dai problemi economici tra Italpetroli e Unicredit, a quelli della Roma Calcio. Sono giorni frenetici quelli che sta vivendo la presidente Rosella Sensi, ieri impegnata a discutere dell’accordo di conciliazione con l’istituto di credito per il rientro del debito della holding di famiglia, e oggi seduta invece al tavolo del consiglio di amministrazione della società giallorossa per un aggiornamento mensile sull’andamento della gestione del club e gli adempimenti per l’iscrizione al prossimo campionato.
Un cda che è servito per fare il punto sulla situazione finanziaria della squadra capitolina, alla luce anche delle scadenze che arriveranno nei prossimi giorni. Domani a mezzanotte, infatti, sarà il termine ultimo per consegnare la documentazione alla Deloitte, l’azienda di consulting e revisione bilanci cui la Lega Calcio si affida per le questioni economico-finanziarie. Questioni che sono state trattate dal cda giallorosso, che come si apprende dall’Ansa ha deliberato sul budget ed è stato informato sulla certificazione della Deloitte in merito al pagamento degli stipendi dei tesserati al 30 aprile 2010 e agli adempimenti fiscali e contributivi, come previsto dalle norme per l’iscrizione alla prossima Serie A.
Un passo, questo, fondamentale per non incorrere in illeciti disciplinari e venire sanzionati dagli organi della giustizia sportiva della Figc con eventuali penalizzazioni in classifica. Starà ora alla Deloitte, entro il 30 giugno, e dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, girare la documentazione alla Lega Calcio e alla Covisoc. Insomma, dopo aver sistemato la situazione legata alla Roma, Rosella Sensi potrà adesso gettarsi anima e corpo nella prosecuzione del tentativo di conciliazione, con scadenza 5 luglio, tra Italpetroli e Unicredit. Ben sapendo, però, che presto potrebbe perdere proprio la società giallorossa, inserita dall’istituto di credito tra gli asset principali per il recupero del credito di oltre 325 milioni di euro.
Roma: Stipendi pagati, scongiurato pericolo penalizzazioni
di 24 Giugno 2010Commenta