Dal Corriere della Sera:
Uno, ex giallorosso, è in viaggio di nozze alle isole Fiji; l’altro, il capitano, è in vacanza chissà dove. Per entrambi, parlo di Cassano e Totti, sarebbe stato meglio stare in Sudafrica, alla corte di Lippi (che non li ha voluti portare con sé). Mancano alla formazione azzurra? Eccome se mancano! Il loro estro avrebbe potuto dare un po’ di luce ad una squadra senza idee. Dopo la disastrosa partita con la Nuova Zelanda, il c.t., rispondendo adirato ad un giornalista, ha esclamato: «Non abbiamo lasciato a casa dei fenomeni». Questa battuta mi ricorda tanto la favoletta della volpe e l’uva. Lippi fa lo stesso, ritiene di aver compiuto le scelte giuste, di aver azzeccato le convocazioni; ma forse, in cuor suo, conosce la verità ed allora, invece di chiudersi a riccio, attacca. Malamente, però: sono così evidenti i suoi errori che tutti i tifosi (romani e non) lo hanno abbandonato. Come hanno fatto i francesi con Domenech, il c.t. dei transalpini. Anche lui, alla stregua di Lippi, ha compiuto le sue scelte lasciando in Patria giocatori che avrebbero meritato di essere in formazione. Fra questi, guarda la strana coincidenza, un altro giallorosso: quel Menez che una volta arrivato Ranieri ha cambiato ritmo dando lustro alla Roma spumeggiante dello scorso campionato.