De Rossi: “Capello mi ha reso il giocatore che sono”

di Redazione Commenta


 Dal Romanista:

L’Italia, naturalmente. E poi il Brasile, la Spagna e altre ancora. Sono sette le squadre che secondo Daniele De Rossi si giocheranno la conquista del Mondiale che sta per cominciare. Tra queste entra a pieno diritto l’Inghilterra. Il motivo? «Fabio Capello». Danielino è sbarcato con i suoi compagni sul suolo africano alle 9 di ieri mattina dopo il volo notturno partito dal Malpensa. Poi subito il trasferimento da Johannesburg verso Pretoria dove, nel pomeriggio, si è svolto il primo allenamento. Probabile che, nei prossimi giorni, De Rossi torni a parlare dal ritiro di Centurion, ma intanto le sue parole sono arrivate attraverso un’intervista rilasciata a fourfourtwo, che ha raccolto anche i pareri sulla rassegna iridata di altri campionissimi come Villa, Gerrard e Messi. E così, nel giorno in cui, con la presentazione di Adriano, è partita la Roma del futuro, Danielino è tornato su quella del passato. Un salto indietro di sette, otto anni. A quando sulla panchina romanista c’era ancora Fabio Capello e lui era un ragazzino che muoveva i primi passi nel calcio che conta. «Capello mi ha reso il giocatore che sono oggi» ha detto Daniele su quello che fu il suo tecnico e che ora è l’uomo alla guida della nazionale di Sua Maestà. Ed è proprio don Fabio il motivo per cui l’Inghilterra può tornare a vincere a 44 anni dall’unico trionfo Mondiale della sua storia. «Lui sa interpretare alla perfezione il talento e il pensiero di ciascun giocatore – ha proseguito De Rossi -. I giocatori vogliono dare il massimo per lui. Tramite questo Capello sta facendo la differenza anche con l’Inghilterra».


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