Dal Corriere della Sera:
Oggi in Italia, domani a Roma e dopodomani della Roma, sotto gli occhi di tutti. È questo il programma di Adriano che, dopo una «scappata» a Milano e sul lago di Como, dove è ancora proprietario di una villa, incontrerà martedì la presidentessa Rosella Sensi e firmerà il contratto che lo legherà per tre stagioni alla Roma. È già sicuro che la maggior parte delle domande che gli verranno fatte verteranno su due argomenti: l’amicizia con il narcotrafficante di Comando Vermelho, che lo ha messo nel mirino del pubblico ministero di Rio de Janeiro, e le clausole rescissorie contenute nel contratto che lo costringeranno a un comportamento irreprensibile. Così, però, rischia di passare in secondo piano un aspetto importante della vicenda. Anzi, il più importante. E cioè che il d.s. Daniele Pradè ha portato a Roma un centravanti potenzialmente fortissimo a parametro zero. Sovrappeso? Ora sicuramente sì, ma lo staff di Claudio Ranieri non ha certo paura di lavorare. Troppo sregolato? Forse, ma Adriano è il primo a sapere che questa è la sua ultima occasione per tornare al massimo livello. E il suo ex tecnico al Flamengo, Rogerio Lourenço, è convinto di aver perduto un grande giocatore e non una specie di alcolista anonimo prestato al pallone: «Adriano era il nostro perno lì davanti e da quando non c’è lui il Flamengo non gioca più come prima. Senza Adriano ho poche alternative in attacco. La gente guarda solo i risultati, ma io devo pensare alla tattica, al gioco».