Paolo Cento: “Tessera del tifoso? Chiedo alla Sensi di rivedere la decisione”

di Redazione Commenta


 Sulle colonne del Romanista, Paolo Cento scrive a Rosella Sensi riguardo la tessera del tifoso: 

Gentile dottoressa Sensi, questa lettera non vuole essere motivo di polemica, ma solo un invito a tutti gli addetti ai lavori e, in particolare, a chi come lei ricopre il massimo ruolo nella As Roma, a riflettere sulla tessera del tifoso. La società giallorossa è stata tra le prime ad aderire alla direttiva del ministero dell’Interno, che prevede che tutti i club di calcio facciano sottoscrivere una card ai propri abbonati. In mancanza di questa tessera, gli abbonamenti non potranno essere rinnovati, né rilasciati di nuovi. Credo di interpretare un sentimento comune chiedendole di rivedere questa decisione. Al di là della critica generale su questa norma, a cui personalmente mi sono opposto e mi opporrò e mi adopererò perché venga soppressa, spero che su questo fronte si apra una discussione seria, ampia e serena. Chiedere di sottoscrivere la tessera del tifoso a chi si abbona è una decisione non condivisa da migliaia di tifosi, non solo dalla Curva Sud, che rischiano di non rinnovare il proprio atto d’amore nei confronti della squadra. Quello che mi preoccupa sono le possibili conseguenze: in molti non rinnoveranno l’abbonamento, alcuni per protesta, altri per disaffezione, qualcuno anche semplicemente per disinformazione potrebbe non fare in tempo a presentare la documentazione necessaria (ricordo che ci vogliono 50 giorni di tempo). Non posso né voglio pensare a un Olimpico semi vuoto.E’ un rischio che mi auguro la Roma non voglia correre. Quest’anno i tifosi sono stati il dodicesimo giocatore in campo, hanno incitato la squadra fino alla fine del campionato. Hanno urlato, pianto di gioia e di dolore insieme ai loro beniamini. L’impresa di Ranieri e dei suoi ragazzi che ci hanno fatto vivere una esaltante corsa scudetto e anche la politica dei prezzi popolari adottata dalla società in alcune partite, ha riportato tantissimi tifosi allo stadio, intere famiglie che da tempo avevano abbandonato l’Olimpico per una più comoda poltrona davanti alla tv. Quest’annata straordinaria ha ridato entusiasmo a una città, a una tifoseria. Uno spettacolo unico che solo il pubblico giallorosso è in grado di offrire in casa e in trasferta, grazie al suo forte senso di appartenenza a questi colori. Spero che il prossimo campionato questa nostra passione per la Roma non debba svanire a causa dell’affrettata, se mi permette, decisione di aderire già da quest’anno alla tessera del tifoso. Io, come tanti, ho ancora negli occhi i ventimila al Bentegodi di Verona. Un pubblico composto che, nonostante i sogni di speranza, dopo il gol dell’Inter a Siena, fossero andati in frantumi, ha continuato a cantare senza sosta. Un ennesimo atto amore per la Roma. Come ha sottolineato Simone Perrotta in un’intervista, esistono i tifosi ed esistono i tifosi giallorossi. Ecco perché presidente le chiedo di soprassedere sulla tessera del tifoso. Si apra un dibattito e vedrà che alla fine si troverà un accordo serio che soddisfi tutti. I tifosi giallorossi sono unici anche per questo e continueranno ad essere il dodicesimo giocatore in campo della nostra Roma.


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